Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Qui non si muore a Campalto si dà la vita» Bettin: sos a Marghera
MESTRE «A Campalto non si muore, a Campalto si dà la vita» ha detto don Massimo Cadamuro ricordando il costante impegno nel sociale di Luciano Trevisan. Era gremita la chiesa di San Benedetto a Campalto per l’ultimo saluto al 63enne investito giovedì sulle strisce pedonali da un furgone Ncc mentre attraversava via Orlanda per rientrare nella scuola materna Sant’Antonio dove faceva il volontario. La frase del sacerdote racchiude il pensiero di un’intera comunità, che ieri si è riunita per l’ennesimo lutto consumato in una strada puntellata di croci. Da tempo comitati e associazioni chiedono la messa in sicurezza della via con l’installazione di autovelox e semafori a chiamata. In via Orlanda transitano ogni giorno migliaia di mezzi privati, taxi ed Ncc che servono l’aeroporto. Una situazione comune a tutta la cintura aeroportuale, con via Altinia, via Triestina e le strade di collegamento di Tessera sempre più congestionate dal traffico. Ieri, ai funerali, erano presenti anche membri del Comitato Criaave, in prima linea nel chiedere interventi per la messa in sicurezza di Tessera e Campalto. Ad alcune manifestazioni del Comitato aveva partecipato anche Marco, uno dei due figli di Luciano Trevisan. «Gli ho detto che continueremo a portare avanti le nostre battaglie anche per suo padre», ha sottolineato Claudio Giubbilo, segretario del Comitato presente ieri ai funerali. Presente anche l’assessore alla mobilità Renato Boraso, che qualche giorno fa ha annunciato che entro un mese Anas, come opera complementare al bypass, inizierà i lavori per la ciclabile che costeggerà via Orlanda collegando il centro don Vecchi al centro di Campalto. Un’opera per garantire più sicurezza, problema che non è sentito solo a Campalto e Tessera. Ieri nell’esprimere il cordoglio alla famiglia Trevisan, il presidente della Municipalità di Marghera Gianfranco Bettin ha ricordato che «anche Marghera è in certe zone insediata dal traffico e ha pagato un prezzo altissimo in vite spezzate. Serve una rivisitazione radicale del piano della mobilità per mettere in sicurezza queste parti di città». (m.ri.)
Funerale Il Comitato: ora lotteremo anche per Luciano, più sicurezza