Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Formazione, la Luiss in Veneto Boccia: «Più vicini alle imprese»
A Belluno l’Hub della Business School. Nel 2020 i primi master e corsi per executive
Prima Roma, poi Milano, ora Belluno. Luiss Business School aprirà nel capoluogo dolomitico un polo di alta formazione, consulenza e ricerca applicata nell’area del business e management. Il progetto, deliberato la scorsa settimana dalla Luiss e sostenuto finanziariamente da un pool di 40 aziende locali, vede la collaborazione tra Confindustria, Provincia, Comuni di Belluno e Feltre e Consorzio Bim Piave. Partirà nell’autunno 2020 e vedrà l’apertura di quello che è già stato definito l’Hub Veneto delle Dolomiti.
In concreto con l’arrivo a Belluno della Business School dell’università che fa capo a Confindustria partiranno due master full time per neo-laureati sui temi del management e del turismo. Mentre digitalizzazione, internazionalizzazione e sostenibilità saranno al centro dei master per executive delle aziende, disegnati sulle esigenze delle aziende locali. «Belluno allo stesso livello di Roma e Milano – ha commentato ieri la presidente degli Industriali bellunesi, Lorraine Berton, presentando il progetto –. Sappiamo che il tema competenze sarà decisivo per la competitività di imprese e territori. Con questo progetto riteniamo di mettere un tassello fondamentale per creare in provincia un ecosistema favorevole a innovazione e crescita economica e sociale».
Lo sbarco in Veneto rappresenta un passo di rilievo anche per Luiss, che così mette piede sui territori e porta la sua formazione vicina alle imprese. Non a caso, in una nota, parla di «evoluzione strategica fondamentale per la crescita della Luiss Business School» Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria e da poco anche di Luiss. E con Milano e Belluno, la Business School, dice il suo presidente, Luigi Abete, «vuole rafforzare il proprio posizionamento di scuola partner ideale per le imprese sul territorio».
La sede sarà a Palazzo Bembo che già ospita l’acceleratore InLab e iniziative che coinvolgono l’Università di Bologna e Ca’ Foscari. «Belluno incrementa le proprie eccellenze», ha spiegato il sindaco Jacopo Massaro. L’Hub Veneto delle Dolomiti cercherà di dare stimolo all’imprenditorialità e all’inserimento dei giovani nelle aziende locali, supplendo alla carenza di centri universitari sul territorio. «Se vogliamo che i giovani rimangano qui – ha chiarito il presidente della Provincia, Roberto Padrin – serve una formazione di altissimo livello, capace di dare alle aziende figure professionali senza necessità di prenderle fuori provincia. Questo progetto è rivolto ai nostri ragazzi che vanno a studiare in altre province e poi non tornano».