Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Formazione, la Luiss in Veneto Boccia: «Più vicini alle imprese»

A Belluno l’Hub della Business School. Nel 2020 i primi master e corsi per executive

- Davide Piol

Prima Roma, poi Milano, ora Belluno. Luiss Business School aprirà nel capoluogo dolomitico un polo di alta formazione, consulenza e ricerca applicata nell’area del business e management. Il progetto, deliberato la scorsa settimana dalla Luiss e sostenuto finanziari­amente da un pool di 40 aziende locali, vede la collaboraz­ione tra Confindust­ria, Provincia, Comuni di Belluno e Feltre e Consorzio Bim Piave. Partirà nell’autunno 2020 e vedrà l’apertura di quello che è già stato definito l’Hub Veneto delle Dolomiti.

In concreto con l’arrivo a Belluno della Business School dell’università che fa capo a Confindust­ria partiranno due master full time per neo-laureati sui temi del management e del turismo. Mentre digitalizz­azione, internazio­nalizzazio­ne e sostenibil­ità saranno al centro dei master per executive delle aziende, disegnati sulle esigenze delle aziende locali. «Belluno allo stesso livello di Roma e Milano – ha commentato ieri la presidente degli Industrial­i bellunesi, Lorraine Berton, presentand­o il progetto –. Sappiamo che il tema competenze sarà decisivo per la competitiv­ità di imprese e territori. Con questo progetto riteniamo di mettere un tassello fondamenta­le per creare in provincia un ecosistema favorevole a innovazion­e e crescita economica e sociale».

Lo sbarco in Veneto rappresent­a un passo di rilievo anche per Luiss, che così mette piede sui territori e porta la sua formazione vicina alle imprese. Non a caso, in una nota, parla di «evoluzione strategica fondamenta­le per la crescita della Luiss Business School» Vincenzo Boccia, presidente di Confindust­ria e da poco anche di Luiss. E con Milano e Belluno, la Business School, dice il suo presidente, Luigi Abete, «vuole rafforzare il proprio posizionam­ento di scuola partner ideale per le imprese sul territorio».

La sede sarà a Palazzo Bembo che già ospita l’accelerato­re InLab e iniziative che coinvolgon­o l’Università di Bologna e Ca’ Foscari. «Belluno incrementa le proprie eccellenze», ha spiegato il sindaco Jacopo Massaro. L’Hub Veneto delle Dolomiti cercherà di dare stimolo all’imprendito­rialità e all’inseriment­o dei giovani nelle aziende locali, supplendo alla carenza di centri universita­ri sul territorio. «Se vogliamo che i giovani rimangano qui – ha chiarito il presidente della Provincia, Roberto Padrin – serve una formazione di altissimo livello, capace di dare alle aziende figure profession­ali senza necessità di prenderle fuori provincia. Questo progetto è rivolto ai nostri ragazzi che vanno a studiare in altre province e poi non tornano».

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