Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

In 300 per Marcella, sfrattata a 80 anni La marchesa: concediamo un anno

- Elisa Lorenzini

Una vicina di casa di 94 anni, giovani e anziani, profession­isti, residenti, e anche un cittadino americano che da qualche anno si batte per la città. In tanti ieri hanno risposto alla chiamata del Gruppo 25 aprile per un sit in campo San Gregorio a Dorsoduro a sostegno di Marcella Maldarella, l’80enne che a contratto di locazione scaduto si è vista notificare lo sfratto con possibilit­à di uso della forza pubblica da domani. La proprietà, la Canal Grande srl della marchesa mantovana Maria Giuseppina Sordi, esponente del Rotary locale, vuole iniziare un restauro totale dello stabile, 3 piani affacciati sul Canal Grande e corte interna. Non è un palazzo qualunque, è il Palazzo Martinengo dove a fine Ottocento Mariano Fortuny stabilì il suo primo atelier. In 300 hanno firmato i quaderni per Marcella, ma anche a difesa della residenzia­lità in centro storico: «Non mollare siamo tutti con te», «Non sei sola», «Non lasceremo che un altro pezzo di Venezia se ne vada». Tra le firme c’è anche quella della stessa Marcella (nella foto mentre va a firmare) , che in quei 50 metri quadrati a piano terra ci è nata e dove ha vissuto una vita con la madre e nove fratelli. «Non vivrò in eterno chiedo solo che mi lascino qui finché muoio» dice. Per lei i Servizi sociali del Comune hanno proposto un appartamen­to al terzo piano a San Basilio, peccato che non sia in grado di affrontare le scale da sola. Secondo la proprietà, difesa dall’avvocato Lorenzo Gaioni, le cose sono un pò diverse: «La mobilitazi­one dei residenti è usata in maniera propagandi­stica, il contratto di locazione è scaduto da mesi, l’udienza di convalida risale al 24 gennaio, l’avvocato dell’inquilina ha chiesto 6 mesi per il rilascio, noi ne abbiamo concessi 9. Ho chiamato l’avvocato della signora dicendo che notifichia­mo l’atto di precetto ma che non avevamo interesse a un rilascio immediato per noi si può slittare con i rinvii anche di un anno. Poi è necessario ristruttur­are, lo stabile è fatiscente». La marchesa intende tenere il piano nobile per sé, fare un piccolo museo all’ultimo piano e affittare il secondo. Ma tra i vicini in tanti dicono di vedere già un via vai di trolley. Dice il portavoce del G25A Marco Gasparinet­ti: «La proprietà ha preso impegni solo a parole ma non c’è nulla di scritto è per questo che ci siamo mobilitati».

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