Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Una festa di tifo tra cori e immancabili sfottò
Spettacolo sulle tribune di un Palaverde tornato a vivere l’atmosfera della stracittadina
TREVISO Tantissime emozioni, mix di colori, sfottò e un’atmosfera inebriante che al Palaverde non si respirava da tanto tempo. Dopo sette anni (l’ultima volta che le due regine del basket veneto si incontrarono era il 28 aprile 2012, con la Reyer che giocava ancora le partite casalinghe al Palaverde e allora perse 72-61 con l’allora Benetton Basket) le duellanti Treviso e Venezia hanno dato vita al derby più sentito dalle due tifoserie antagoniste.
Tra gli appassionati casalinghi l’attesa per l’elettrizzante stracittadina è così alta che già due ore prima dall’avvio dell’incontro si formano lunghissime ed interminabili code per trovare posto nel palazzetto (sold-out da giorni). Il Palaverde comincia a riempiersi in tutti i settori e a mezz’ora dallo start, all’ingresso delle due squadre per il riscaldamento, i fedelissimi di entrambe le squadre iniziano ad alzare i decibel dei loro cori.
L’aria si fa sempre più elettrizzante e assordante, e il Palaverde si tinge di un lucente biancoblù, con gli oltre 5000 trevigiani a cantare a squarciagola la loro passione per Treviso Basket. I veneziani però, – duecento o poco più – gremiscono di granata lo spicchio riservato agli ospiti e si fanno ben rispettare, rispondendo a modo ai supporters di casa. Quando i due quintetti fanno il loro debutto sul parquet, la temperatura interna del Palaverde raggiunge un calore infernale. Centinaia di sciarpe e un grande striscione biancoceleste, rappresentante Piazza dei Signori, il salotto di Treviso, fanno da suggestiva cornice alla palla a due. Gli orogranata replicano con le tipiche bande raffigurante il Leone di San Marco. L’altissima intensità sul parquet non ha nulla a che vedere con quella sugli spalti, per una battaglia a colpi di sfottimenti ironici, canti goliardici parecchio fantasiosi e la voglia di avere la meglio sullo storico nemico cittadino durante tutto l’arco del duello, persino all’intervallo.
Così, la notte tanto bramata dagli «aficionados» trevigiani e veneziani, ha riportato in Veneto una rivalità infinita nella pallacanestro che conta. Il primo round è andato, per il secondo l’appuntamento è a inizio febbraio.
Sciarpate
Orogranata e biancoblù per una cornice magnifica