Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Divisione, M5s cambia e si schiera per il Sì
L’annuncio di La Rocca al convegno del Gruppo Misto. «Posizione predominante»
MESTRE M5S, si cambia. Il movimento voterà Sì al referendum per la separazione di Venezia e Mestre e farà campagna elettorale. Lo ha annunciato ieri la consigliera Elena La Rocca nel corso del dibattito organizzato dal Gruppo Misto al centro culturale Candiani sulle ragioni dei separatisti. Nelle scorse settimane, i Pentastellati si erano schierati per la libertà di coscienza per iscritti ed elettori e l’intenzione chiara di non partecipare alla bagarre elettorale. Poi, è arrivato l’intervento di Beppe Grillo per la separazione. Elena La Rocca ha ammesso che «l’intervento di Beppe Grillo è stata una spintarella che ha riaperto un dibattito di cui molti sentivano comunque l’esigenza». E infatti si sono susseguiti incontri tra consiglieri e dibattiti tra attivisti. «Voteremo Sì perché è la posizione predominate emersa negli incontri – ha precisato – due Comuni possono rispondere meglio alle diverse esigenze di Mestre e Venezia. In passato ci sono stati sindaci che si sono interessati di più all’una o all’altra realtà ed è evidente come questa amministrazione si sia concentrata maggiormente sulla terraferma». La Rocca ha anche ribadito il favore dei 5s per l’elezione diretta del sindaco della Città Metropolitana (per legge oggi è il primo cittadino di Venezia). «Dovrebbe essere data la possibilità ai cittadini dei diversi Comuni di scegliere». L’annuncio è arrivato al termine di un incontro che ha visto gli interventi, tra gli altri, di Ottavio Serena e Renzo Scarpa (Gruppo Misto). Entrambi hanno sottolineato la difficoltà di trovare spazi pubblici per esprimere le ragioni del Sì. «Il Comune mette i bastoni tra le ruote: oggi la sala è stata pagata perché non vengono concessi luoghi istituzionali». Ampio spazio è stato poi concesso al filosofo Stefano Zecsviluppo chi che ha sottolineato il valore democratico del voto e all’economista Francesco Pontelli. «Sono per il sì – ha detto Pontelli – può essere un segnale per spingere la politica a fare di più per promuovere lo e il lavoro in questo territorio». Presente anche l’avvocato Marco Sitran che ha ribadito la tentazione di fare ricorso contro il quorum del referendum. «Il quorum in un referendum consultivo non esiste – ha sottolineato – stasera ci confronteremo con gli altri gruppi per valutare il ricorso». Dubbioso Gian Angelo Bellati, presidente Venezia Autonoma. «Superare il quorum obbligherebbe la Regione a deliberare entro 90 giorni. Un ricorso farebbe slittare la consultazione».
"Protesta Il Comune non concede spazi per discutere: boicotta