Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Divisione, M5s cambia e si schiera per il Sì

L’annuncio di La Rocca al convegno del Gruppo Misto. «Posizione predominan­te»

- Matteo Riberto

MESTRE M5S, si cambia. Il movimento voterà Sì al referendum per la separazion­e di Venezia e Mestre e farà campagna elettorale. Lo ha annunciato ieri la consiglier­a Elena La Rocca nel corso del dibattito organizzat­o dal Gruppo Misto al centro culturale Candiani sulle ragioni dei separatist­i. Nelle scorse settimane, i Pentastell­ati si erano schierati per la libertà di coscienza per iscritti ed elettori e l’intenzione chiara di non partecipar­e alla bagarre elettorale. Poi, è arrivato l’intervento di Beppe Grillo per la separazion­e. Elena La Rocca ha ammesso che «l’intervento di Beppe Grillo è stata una spintarell­a che ha riaperto un dibattito di cui molti sentivano comunque l’esigenza». E infatti si sono susseguiti incontri tra consiglier­i e dibattiti tra attivisti. «Voteremo Sì perché è la posizione predominat­e emersa negli incontri – ha precisato – due Comuni possono rispondere meglio alle diverse esigenze di Mestre e Venezia. In passato ci sono stati sindaci che si sono interessat­i di più all’una o all’altra realtà ed è evidente come questa amministra­zione si sia concentrat­a maggiormen­te sulla terraferma». La Rocca ha anche ribadito il favore dei 5s per l’elezione diretta del sindaco della Città Metropolit­ana (per legge oggi è il primo cittadino di Venezia). «Dovrebbe essere data la possibilit­à ai cittadini dei diversi Comuni di scegliere». L’annuncio è arrivato al termine di un incontro che ha visto gli interventi, tra gli altri, di Ottavio Serena e Renzo Scarpa (Gruppo Misto). Entrambi hanno sottolinea­to la difficoltà di trovare spazi pubblici per esprimere le ragioni del Sì. «Il Comune mette i bastoni tra le ruote: oggi la sala è stata pagata perché non vengono concessi luoghi istituzion­ali». Ampio spazio è stato poi concesso al filosofo Stefano Zecsvilupp­o chi che ha sottolinea­to il valore democratic­o del voto e all’economista Francesco Pontelli. «Sono per il sì – ha detto Pontelli – può essere un segnale per spingere la politica a fare di più per promuovere lo e il lavoro in questo territorio». Presente anche l’avvocato Marco Sitran che ha ribadito la tentazione di fare ricorso contro il quorum del referendum. «Il quorum in un referendum consultivo non esiste – ha sottolinea­to – stasera ci confronter­emo con gli altri gruppi per valutare il ricorso». Dubbioso Gian Angelo Bellati, presidente Venezia Autonoma. «Superare il quorum obblighere­bbe la Regione a deliberare entro 90 giorni. Un ricorso farebbe slittare la consultazi­one».

"Protesta Il Comune non concede spazi per discutere: boicotta

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