Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Maggioni, Vianello, Campostrin­i così l’ex premier erode il Pd a Venezia

Alla Leopolda anche Dalla Tor. Miraglia: io c’ero ma non lascio

- Mo. Zi.

VENEZIA C’erano gli habitué come Annamaria e Alessandra Miraglia che di Leopolde non ne hanno mancata una ma che hanno deciso di restare fedeli al Pd. In prima fila, i renziani Pier Paolo Campostrin­i, Alessandro Maggioni e Marco Caberlotto, che hanno preso la tessera di Italia Viva prima ancora di andare a Firenze. Nel partito di Renzi hanno trovato l’approdo naturale di una vita di impegno in politica pure liberali e riformisti l’ex senatore Mario Dalla Tor, che a Palazzo Madama ha votato la fiducia sui provvedime­nti del governo Renzi decine di volte; l’ex azzurro del Lido Gianni Sopradassi, il vicesindac­o di Dolo Gianluigi Naletto, l’ex Fi Stefano Tigani, Diego Vianello già Pd e Scelta Civica, tutti freschi di tessera ritrovatis­i alla kermesse fiorentina. Nel folto della platea anche chi sta ancora meditando come il consiglier­e regionale Franco Ferrari. Dalle Municipali­tà, le consiglier­e Pd Cecilia Tonon e Monica Fortuna, dal Lido Maria Giovanna Siet presidente dell’assemblea provincial­e del Pd, da Favaro Maria Teresa Dini e Patrizio Corrò. A coordinare il tavolo di lavoro sul fisco c’era come invitato l’ex sottosegre­tario all’economia Enrico Zanetti. Inizia a delinearsi la geografia veneziana di Italia Viva e venerdì le cose saranno ancora più chiare perché la deputata Sara Moretto con la collega Daniela Sbrollini e il responsabi­le organizzat­ivo di Iv Ettore Rosato faranno il punto all’hotel Bologna di Mestre su iscrizioni e road map per dare un assetto al partito nel veneziano. Non c’è un segretario, un portavoce, uno che possa dire con chi schierarsi alle elezioni regionali

e veneziane del 2020. «Ovvio che ci stiamo pensando ma le nostre decisioni vanno prese sulla base della solidità della rete che sapremo costruire — dice Moretto — Abbiamo molti iscritti nuovi, tanti ragazzi e non vediamo l’ora di portare una visione in

più. Ad oggi non conosciamo progetti alternativ­i a Zaia e Brugnaro e vorremo sapere come essere utili e collocarci. Per poterlo fare, costruirem­o la struttura di partito che sia un luogo dove la base abbia forza e riferiment­i locali, dove si prendono decisioni e non si parla per ore per nulla».

Un contenitor­e diverso dal Pd che però punta agli stessi obiettivi e agli stessi valori, dice Maggioni; l’ex assessore ha comunicato al partito la sua decisione la settimana scorsa. «La casa di sempre della mia progettual­ità politica e dei contenuti è un area più moderata e liberal democratic­a di quanto oggi sia il Pd, nel quale mi pare manchino i presuppost­i per tornare al progetto originario», spiega. «Io invece resto perché credo ancora nel progetto – ribatte Alessandra Miraglia – Come sempre, sono andata alla Leopolda. Ma stavolta non mi ha convinto: la Lega la devi sconfigger­e non solo nel palazzo ma tra la gente e proprio ora che c’è un lavoro politico da fare, che il Pd si era risollevat­o, faccio fatica a capire lo strappo di Renzi».

 ?? Ex assessore ?? Alessandro Maggioni
Ex assessore Alessandro Maggioni
 ?? Ex Pdl ?? Sopradassi e Dalla Tor
Ex Pdl Sopradassi e Dalla Tor

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