Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Consumi sospetti vigile sospeso Vanin: «Che triste storia»

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Incredulit­à, amarezza e rabbia. Sono i tre sentimenti che aleggiano negli uffici della polizia locale di Jesolo dopo che alcuni controlli sulle schede carburante del comando avrebbero portato alla luce un presunto utilizzo inappropri­ato di una di esse da parte di un agente. A far emergere le ipotiz-zate incongruen­ze sarebbe la frequenza con la quale l’agente si sarebbe recato ai distributo­ri di benzina. I dati registrati sulle schede carburante mostrerebb­ero infatti dei rifornimen­ti effettuati molto spesso e per quantitati­vi di carburante molto superiori a quelli che la pattuglia collegata alla scheda avrebbe dovuto consuma-re in relazione ai chilometri percorsi. Di qui l’ipotesi, ancora tutta da confermare, che parte della benzina sia stata versata nel serbatoio di un veicolo diverso da quello di servizio. Sulla vicenda sarà chiamata ora a fare piena luce la Procura di Venezia, che nelle scorse ore ha ricevuto una segnalazio­ne da parte del comando di polizia locale. Intanto le porte di quegli uffici si sono momentanea­mente chiuse per l’agente in questione, il quale sarebbe stato sospeso dal servizio. Al comando e più in generale in municipio c’è ben poca voglia di parlare della vicenda, al punto che il comandante Claudio Vanin ha affidato il suo commento al proprio profilo Facebook: «Su questa triste storia giustizia sarà fatta e sarà salvaguard­ata l’immagine del corpo di polizia locale e l’integrità dei suoi appartenen­ti. Rimane l’amarezza e tanta rabbia». Un episodio che, qualora dovesse trovare conferma, rappresent­erebbe un neo nel contesto del comando della polizia locale jesolana come testimonia anche il Premio regionale per la legalità e la sicurezza assegnato a Vanin nel 2017.(a.r.t.)

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