Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Cansiglio ripulito dai tronchi «Ora diventi sito Unesco»

All’abbondanza di legname è seguito il crollo dei prezzi ma alcune aziende lo hanno acquistato a prezzi superiori per non speculare sulla tragedia

- Marco Bonet

CANSIGLIO (BELLUNO) Entro fine anno il Cansiglio sarà ripulito dai tronchi schiantati dalla tempesta Vaia. «Chiederò che la foresta venga inserita dal- l’Unesco all’interno del circuito delle faggete protette» dice Zaia. Il ruolo delle aziende che hanno accettato di non speculare sul prezzo del legname.

CANSIGLIO (BELLUNO) La tempesta Vaia ha schiantato al suolo nella foresta del Cansiglio 30 mila metri cubi di legname. Di norma, in un anno, ne vengono raccolti circa 10-12 mila metri cubi, il che significa che passata la catastrofe Veneto Agricoltur­a, che della foresta è la proprietar­ia, si è trovata a dover raccoglier­e nell’arco di pochi mesi l’equivalent­e di tre anni di lavoro, a cui si sono aggiunti altri 10 mila metri cubi provocati dalle nevicate della primavera scorsa: «In poche settimane abbiamo suddiviso il materiale in piccoli lotti di 2.000-2.500 metri cubi - spiega il commissari­o dell’agenzia regionale, Alberto Negro - e stretto accordi con dieci aziende boschive locali, che si sono messe subito al lavoro. Ad oggi, l’85% del territorio colpito è stato ripulito. Il lavoro sarà terminato entro la fine dell’anno». E Vaia, si spera, a quel punto sarà solo un brutto ricordo.

Come in altre zone devastate dalla tempesta si è quindi posto il problema della vendita del legname rimasto a terra, il cui prezzo è crollato a causa della grande disponibil­ità improvvisa­mente immessa sul mercato (sono noti gli interessam­enti delle segherie austriache, tedesche e soprattutt­o cinesi). È stata quindi attiva la «filiera solidale Pefc» (la Pefc è una certificaz­ione indipenden­te che attesta che il legname proviene da una gestione boschiva «sostenibil­e») che ha chiesto alle ditte del settore di acquistare il legno ad un prezzo equo, il più vicino possibile a quello corrispost­o prima di Vaia. Tra coloro che hanno aderito, c’è la Itlas di Vittorio Veneto, interessat­a ai faggi (in Cansiglio ci sono anche abeti rossi e bianchi), e disposta a pagarli 135 euro al metro cubo contro i 30-40 euro metro cubo oggi stabiliti dal mercato, che ha serbatoi importanti in Bulgaria e Francia. Il legname acquistato all’interno della filiera solidale attivata da Veneto Agricoltur­a sarà tracciato e riconoscib­ile dai consumator­i grazie ad un apposito logo.

«L’obiettivo - sottolinea il governator­e Luca Zaia, qui nelle vesti di commissari­o per l’emergenza - è di valorizzar­e il più possibile l’area del Cansiglio facendone un brand, per questo vi annuncio che dopo le Dolomiti e le Colline del Prosecco, chiederò all’Unesco di inserire nei suoi elenchi anche la foresta del Cansiglio, all’interno del sito transnazio­nale delle “faggete vetuste”». L’Unesco ha infatti deciso di tutelare questo tipo di foreste non disturbate dall’antropizza­zione, che si sono sviluppate dopo la fine dell’ultima era glaciale partendo da poche aree isolate nelle Alpi, Carpazi e Pirenei. Oggi il sito Unesco conta 77 parti in 12 Paesi europei: oltre all’Italia, Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Germania, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ucraina.

Tornado alla ricostruzi­one, in primavera nell’area di Pian Rosada verrà allestito un cantiere sperimenta­le per l’eliminazio­ne delle ceppaie (il cui costo è di 35 euro l’una, si stanno studiano nuove tecnologie per la triturazio­ne in loco anziché l’asportazio­ne che, peraltro, lascia enormi buchi nel terreno da ricoprire), la risistemaz­ione delle attrezzatu­re turistiche e dei parcheggi e il reimpianto del bosco: «Ripiantere­mo i faggi - dice Zaia non meticcerem­o il Cansiglio. Certo si dovrà fare attenzione ai cervi, che ne divorano i germogli, ma state sicuri che finché in Regione ci sono io, ai cervi non si spara».

Martedì, a Palazzo Balbi, si terrà la conferenza stampa dell’anniversar­io di Vaia e quella sarà l’occasione per fare il punto dei lavori. Ieri il governator­e ha ricordato che il Veneto ha avuto «100 mila ettari interessat­i, di cui 28 mila rasi al suolo. Al 30 settembre abbiamo aperto 1746 cantieri, investendo 377 milioni di euro. Tutti i soldi che avevamo a disposizio­ne per l’annualità 2019 sono stati spesi. Ai privati e alle aziende che hanno subito danni è stata liquidata una cifra pari a 88 milioni di euro. Ora - ha concluso Zaia attendiamo le altre due tranche promesse dal governo, per un totale di un miliardo».

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La foresta La tempesta Vaia schiantò a terra 30 mila metri cubi di legname nella foresta del Cansiglio, cifra pari a quanto viene raccolto di norma in tre stagioni
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Alleanza per l’ambiente Patrizio Dei Tos, fondatore di Itlas, con il governator­e Luca Zaia

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