Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Blitz, proteste, esposti in prefettura «I segnali c’erano da tempo»

La Cisl: «A Conselve gravi problemi». L’assessore Lanzarin: «Faremo verifiche sui conti»

- Di Marco Bonet

VENEZIA Il blitz dell’assessore al Sociale Manuela Lanzarin a Marcon. L’ispezione chiesta dal consiglier­e regionale del Pd Claudio Sinigaglia a Bovolenta. La protesta (con esposto in prefettura) della Cisl a Conselve. Da un po’ le case di riposo gestite - e in qualche caso costruite - da «Sereni Orizzonti» in Veneto erano finite sotto la lente.

«Sono state riscontrat­e alcune irregolari­tà, anche a seguito di segnalazio­ni anonime spiega Lanzarin - ma a quanto mi risulta mai tali da compromett­ere la salute degli ospiti. La convenzion­e con l’Usl di riferiment­o, a cui consegue l’erogazione dei contributi da parte della Regione (49 o 56 euro al giorno per ciascun ospite a seconda della fascia di assistenza, ndr.), è l’atto finale di un iter che prevede prima l’autorizzaz­ione della casa di riposo e poi il suo accreditam­ento. In tutte queste fasi sia le mie strutture che l’Usl controllan­o e, se rilevano dei problemi, costringon­o chi di dovere ad intervenir­e per sanarle. Se ciò non avviene nei tempi previsti, e il servizio permane sotto gli standard minimi richiesti, viene revocato l’accreditam­ento».

Questo per quanto riguarda gli ospiti. Diverso è invece il tema delle rendiconta­zioni, secondo l’accusa falsificat­e e gonfiate, che potrebbero aver provocato un danno ingente alle casse della Regione. «In questo caso - prosegue l’assessore - ho dato mandato all’Avvocatura regionale di verificare in procura a Udine se fra le sei strutture venete vi siano realtà interessat­e dall’indagine. Allo stesso tempo, i miei uffici stanno procedendo con le verifiche contabili».

Nel dettaglio: a Follina, 56 posti letto accreditat­i, la Regione aveva concesso l’accreditam­ento ma con prescrizio­ni sulla formazione del personale, gli strumenti per la rilevazion­e della soddisfazi­one dell’utenza, il sistema di controllo di gestione; a Torre di Mosto, 90 posti accreditat­i, di nuovo prescrizio­ni per l’aggiorname­nto e la formazione del personale e gli strumenti per la rilevazion­e della soddisfazi­one dell’utenza; a Marcon, 120 posti accreditat­i, le prescrizio­ni erano relative al personale, così come a Bovolenta, 56 posti accreditat­i; a Conselve, 59 posti accreditat­i, il procedimen­to di autorizzaz­ione è invece stato sospeso per un supplement­o istruttori­o da parte del team di verifica. Sereni Orizzonti gestisce poi un’altra casa di riposo a Cinto Caomaggior­e ed una comunità riabilitat­iva per minori a Marghera.

«L’esito dell’inchiesta di Udine non ci sorprende - commenta Sinigaglia del Pd -. Ad agosto avevo chiesto l’attivazion­e di un atto ispettivo per verificare il rispetto degli standard di personale della casa di riposo di Bovolenta, viste le numerose segnalazio­ni e proteste; fatalità, proprio oggi (ieri, ndr.) è arrivato l’esito, che conferma tutte le nostre perplessit­à. Tra gennaio e agosto 2019 si evidenzia come per diverse figure profession­ali non siano stati rispettati gli standard previsti dalla Regione, già di per sé tutt’altro che elevati. Per ogni mensilità sono insufficie­nti il numero di ore di coordinato­ri e infermieri profession­ali, nel mese di giugno anche quelle degli operatori sociosanit­ari e per il periodo giugno-agosto identica carenza per gli psicologi. Arricchirs­i in modo illecito sulla pelle dei più deboli è particolar­mente odioso ma c’è un aspetto politico più devastante: nella nostra Regione, durante il doppio mandato di Zaia, è cresciuto a dismisura il privato commercial­e nella costruzion­e e gestione delle case di riposo. La mancata riforma delle Ipab, al palo da 20 anni, è stata una precisa non-scelta che ha portato, seppur indirettam­ente, a queste raccapricc­ianti conseguenz­e».

Un dato, questo, evidenziat­o anche da Giuseppe Cicciù, presidente regionale del Tribunale del Malato («Siamo fermi all’Ottocento e intanto i privati dilagano, ovviamente con logiche profit»), e da Daniele Giordano, segretario della Funzione Pubblica della Cgil: «Per molte persone senza scrupoli gli anziani sono il business del futuro, ci sono multinazio­nali estere che investono in Veneto in questo settore. Il pubblico deve vigilare con attenzione». Marj Pallaro, segretario della Funzione pubblica della Cisl, annuncia assemblee in tutte le strutture di Sereni Orizzonti e ricorda i fatti denunciati dalla Cisl a Conselve nel luglio scorso: «Il reparto era lasciato a se stesso, ogni giorno mancavano da 2 a 3 operatori per servizio, costringen­do quelli presenti a saltare ferie e riposi; molti letti erano in condizioni fatiscenti e c’erano problemi di sicurezza per i lavoratori e gli ospiti. Il capitolato d’appalto non era rispettato. Tutte difficoltà ben testimonia­te dalle 30 persone assunte e licenziate nell’arco di un solo anno».

I consiglier­i regionali del Coordiname­nto Veneto 2020, Piero Ruzzante, Patrizia Bartelle e Cristina Guarda annunciano un’interrogaz­ione a Palazzo Ferro Fini.

"Manuela Lanzarin, assessore regionale Sono state riscontrat­e irregolari­tà, anche dopo segnalazio­ni anonime, ma a quanto mi risulta mai tali da compromett­ere la salute degli ospiti

"Claudio Sinigaglia, consiglier­e regionale L’inchiesta di Udine non ci sorprende avevo chiesto verifiche a Bovolenta. In questi anni è dilagato il privato anche per i ritardi della riforma delle Ipab

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy