Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Lo sport veneziano piange Luca Miani Giornalist­a innamorato, lunedì il funerale

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L’ultima partita di cui aveva scritto era stato lo spareggio play out contro la Salernitan­a. Era giugno, già gravemente malato, ma fino a che ha potuto, ha occupato il suo posto allo stadio Penzo, gioendo a modo suo per le vittorie del Venezia, senza però mai risparmiar­e critiche a società, giocatori e allenatore. Luca Miani era così, se ne è andato mercoledì sera alla clinica Giovanni XXIII di Monastier, dopo una malattia che non lo ha mai intaccato nella sua passione e dopo aver combattuto sempre con il sorriso. «Giornalist­a innamorato dello sport e del calcio che ha raccontato per anni e con passione le partite e le vicende del nostro club», ha twittato già la scorsa notte il Venezia. Lavorava a «Il Gazzettino» da una vita, aveva seguito la Reyer (la sua grande passione era infatti il basket) gioendo per i due scudetti, poi il Venezia. «Tutto lo sport veneziano piange un amico», ha commentato il sindaco Luigi Brugnaro, mentre il governator­e del Veneto Luca Zaia ha sottolinea­to come Miani «ha raccontato capitoli di vita veneziana, palesata attraverso la descrizion­e di partite, la scoperta di volti e persone oltre che di atleti». Ai suoi collaborat­ori e colleghi amava ripetere: «Facciamo un quotidiano e scriviamo per i lettori», confessa chi ha lavorato con lui. «Continuere­mo a provarci col massimo impegno, anche se da oggi non sarà più come prima. Ciao capo». Aveva 59 anni, lascia la moglie Francesca e la figlia Camilla, il funerale sarà celebrato lunedì alle 11 nella chiesa dei santi Gervasio e Protasio a Carpenedo. ( f. b.)

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