Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Quarisa diventa a 110 anni l’uomo più vecchio d’Europa
Nessuno supera il carabiniere veneto, 110 candeline
BASSANO DEL GRAPPA (VICENZA) Un bassanese sul tetto d’Europa. Con i suoi 110 anni e due mesi è Giovanni Quarisa, trevigiano d’origine e residente a Bassano, è da pochi giorni il maschio più anziano del Vecchio Continente.
Un ex carabiniere, al quale lo spirito con il passare del tempo non è mai venuto meno: «Come si arriva a 110 anni? Piano piano, con le proprie gambe!» ha detto Quarisa anche di recente, lo scorso agosto, festeggiato per il suo compleanno dall’Arma e da più generazioni di discendenti: le due figlie Vilma e Mirella, i quattro nipoti e i dieci pronipoti (di cui uno di cinque anni). «Nonno, sei il più vecchio d’Italia, gli diciamo. E lui sorride - racconta Alessandra Menon, nipote di Quarisa -. Per ora ci siamo limitati al nostro Paese, se sapesse che lo è di tutta Europa.. non vorremmo fosse troppo».
Qualche giorno fa è venuto a mancare, in Germania, il tedesco Gustav Gerneth: con i suoi 114 anni di età deteneva il titolo di maschio più vecchio del mondo, seguito dal giapponese Chitetsu Watanabe (112 anni, tutt’ora in vita) e appunto da Giovanni Quarisa. L’ex carabiniere è quindi ora il più anziano d’Europa.
La sua storia è la storia del Novecento italiano. Quarisa è nato il 24 agosto 1909 a Pieve del Grappa, nel Trevigiano, è rimasto lì per tutta la giovinezza vivendo il periodo del primo conflitto mondiale e a vent’anni si è arruolato nell’Arma dei carabinieri. Dal 1931 al 1932 ha prestato servizio nella stazione di Salice Salentino, in Puglia, per essere spostato negli anni successivi in Trentino e successivamente a Bologna.
Arruolato nel sesto Corpo d’Armata nel secondo conflitto mondiale, nel 1943 è stato catturato dagli Alleati e ha passato due anni di prigionia a Dubrovnik in Dalmazia, per poi tornare in Italia a piedi. È a Bassano dal 1945: lì ha prestato servizio a guerra conclusa e lì ha scelto di rimanere. E anche dopo il congedo nel 1951 l’Arma, assieme alla famiglia, è rimasta uno dei grandi amori dell’ex appuntato: «Ogni anno, quando si avvicina agosto il nonno è contento, sa che verranno i carabinieri a “rendergli omaggio” e per lui è una grande gioia. Ci tiene moltissimo, si mette quasi sull’attenti» sorride la nipote.
Quarisa, pur non potendo più camminare autonomamente, ogni mattina fa un giro in carrozzina per il quartiere di San Vito assieme al suo badante, Alberto. «Il nonno è sempre in sé, le mattine sono i momenti migliori. Al pomeriggio l’età un po’ si sente, fa più fatica a parlare – riprende Alessandra Menon –, nei giorni scorsi per lui c’è stata una
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Giovanni Quarisa Non fatemi parlare del mio passato, ormai è passato: bisogna guardare al futuro
bella sorpresa: è venuto a trovarlo il nuovo capitano della compagnia di Bassano, Filippo Alessandro, che ci teneva molto a conoscerlo».
I festeggiamenti per «nonno» Giovanni non sono mai mancati. Lo scorso 24 agosto, quando l’anziano ha soffiato sulle 110 candeline, per lui è stata organizzata una grande festa nel parco di San Vito. E a chi gli chiedeva di raccontare episodi del suo passato, il 110enne rispondeva con l’ironia che l’ha sempre caratterizzato: «Il passato ormai è passato, bisogna guardare al futuro».