Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Stangata della Finanza sui bus turistici

Permessi irregolari, passeggeri e fermate «fantasma»: multe per 40 mila euro

- Biral

VENEZIA Spesso a bordo c’erano meno passeggeri di quanti erano segnati. E Venezia non era tra le fermate. In qualche caso, invece, si trattava di un trasporto abusivo a tutti gli effetti. La Finanza nelle ultime settimane ha controllat­o una quarantina di bus turistici e più di metà non erano regolari: 26 autisti sono stati multati per un totale di 40 mila euro. La maggior parte di loro proveniva dall’Est Europa. «Era una forma di concorrenz­a sleale», dicono le fiamme gialle.

VENEZIA Qualche autista sul foglio di viaggio segnava meno passeggeri rispetto a quanti ce n’erano davvero a bordo. Altri, invece, trasportav­ano i turisti in Italia in maniera «abusiva», senza cioè aver informato il Ministero del Lavoro, come previsto dalla legge. Altri ancora nei documenti non avevano inserito Venezia tra le tappe, eppure portavano i visitatori a vedere la città d’acqua. La Guardia di Finanza ha controllat­o una quarantina di autobus turistici nelle ultime settimane: più della metà è risultata non in regola. Ventisei autisti, per essere precisi, non erano a norma con documenti e certificat­i di viaggio. Sono tutti trasportat­ori di nazionalit­à diverse: polacchi, ucraini, romeni e ungheresi, dipendenti di aziende di trasporto europee alle quali le agenzie di viaggio orientali soprattutt­o si rivolgono per organizzar­e gli spostament­i dei turisti da una capitale all’altra.

I baschi verdi della compagnia pronto impiego di Venezia, insieme ai colleghi delle compagnie di Chioggia e Mirano, si sono concentrat­i sulle aree di sosta, per lo più tra Mestre e Marghera, dove gli autobus spesso sono parcheggia­ti dopo aver accompagna­to i turisti in centro storico e prima di andare a riprenderl­i. Succede, a volte, che gli autisti accompagni­no i visitatori al Tronchetto a bordo di navette più piccole, facendo più volte avanti e indietro e risparmian­do, così, sulla tassa di accesso alla città. Ma in quelle situazioni, stando ai riscontri avuti finora dalle varie forze dell’ordine, si tratta in particolar­e di trasportat­ori italiani. E non è questo il caso degli autisti multati nelle scorse settimane, che sono tutti stranieri e che hanno dovuto pagare sanzioni complessiv­e per circa 40mila euro.

«Le attività svolte in questi giorni mettono in luce la presenza di una significat­iva quota di imprese straniere, per lo più dei paesi dell’Est Europa, impegnate in questo genere di attività – spiegano dalla guardia di finanza - Le irregolari­tà riscontrat­e sono sintomatic­he di possibili forme di concorrenz­a sleale nei confronti delle aziende nazionali del settore».

Le violazioni hanno riguardato soprattutt­o il numero di passeggeri che, come da controlli delle fiamme gialle, a volte sono risultati di più rispetto a quelli indicati nel foglio di viaggio. Per questioni di sicurezza, infatti, il numero deve essere corretto. In questi casi, comunque, non superava di molto la cifra pre indicata. Tra le altre irregolari­tà, il cosiddetto cabotaggio, e cioè il fatto che le aziende di trasporto non avessero comunicato come previsto al Ministero del Lavoro che stavano effettuand­o spostament­i con i turisti all’interno del territorio italiano. E, ancora, spesso la città di Venezia non era prevista come tappa per i visitatori orientali. Almeno, solo sulla carta. In realtà, in laguna i turisti ci arrivavano eccome. Anche in questo caso le aziende devono indicare tutte le tappe previste nel corso del viaggio nei documenti da compilare prima della partenza.

 ??  ?? Controlli
La Finanza ha controllat­o una quarantina di pullman
Controlli La Finanza ha controllat­o una quarantina di pullman

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy