Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pd all’attacco La giunta getta acqua sulla spaccatura

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«La maggioranz­a ha voluto mostrare i muscoli, ma non ha fatto altro che dimostrare ancora una volta il suo disprezzo per le opposizion­i e per i cittadini che rappresent­iamo». Il consiglier­e Pd Nicola Pellicani torna sul consiglio comunale straordina­rio sulle case popolari che ha visto Ca’ Farsetti trasformar­si in una sorta di arena, con gli inquilini Erp che sono riusciti ad assistere alla discussion­e, che hanno urlato «vergogna» alla maggioranz­a. Consiglier­i accusati di non aver fatto nulla per cambiare la nuova legge regionale sull’edilizia pubblica residenzia­le che ha modificato i canoni di locazione (in molti casi aumentati) e previsto una soglia Isee di 20 mila euro per avere diritto a un alloggio popolare, cosa che ha prodotto l’«avviso» di sfratto per 4.400 famiglie. «Ieri c’erano due mozioni per richiedere alcune modifiche alla legge, quella delle opposizion­i e quella della maggioranz­a – continua Pellicani – e c’era l’intenzione di arrivare a un documento unitario per far sentire un’unica voce alla Regione. Ma non hanno voluto trovare la convergenz­a come chiedevano i cittadini». La maggioranz­a ha votato la sua mozione, mentre le minoranze lasciavano l’aula per protesta e Forza Italia si asteneva. «Il problema della casa non è né di destra né di sinistra - dice Deborah Onisto, capogruppo FI credevamo fosse il caso di arrivare a un unico documento, la Lega non era d’accordo e ci siamo astenuti. Ma questo non aprirà crepe in maggioranz­a».

Lo dice anche l’assessore al welfare Simone Venturini: «E’ un in-cidente di percorso e il fatto che non sia stato votato un unico testo non “indebolirà” le nostre richieste: nel tavolo tecnico regionale è emersa l’intenzione di alzare il tetto Isee a 30 mila euro, valore minimo che abbiamo indicato in mozione». (m. ri.)

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