Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La protesta delle lenzuola #Bastasmog arriva a Venezia

Da Zelarino al Lido. «Navi e imbarcazio­ni, l’Usl faccia un’indagine epidemiolo­gica»

- Giorgia Pradolin

VENEZIA Dalle finestre dei palazzi veneziani torna a sventolare la protesta. Questa volta non si tratta di affitti turistici, è la qualità dell’aria a preoccupar­e i veneziani che a colpi di lenzuola lanciano la campagna #Bastasmog. Un flash mob contro l’inquinamen­to partito da Zelarino nei giorni scorsi e ora arrivato fino al Lido, passando per calli e rii del centro storico.

Al centro vi sono i dati delle polveri sottili e del biossido di azoto che pur abbassando­si grazie a ordinanze e limitazion­i del traffico, non rientrano nei parametri. Basta pensare che nell’ultima settimana in rio Novo è stata abbattuta la soglia dei 38 giorni di superament­o di Pm10 nell’anno, arrivando a 39 giorni mercoledì, giorno peggiore della settimana, quando la centralina Arpav ha registrato il superament­o dei 50 microgramm­i di polveri sottili per metro cubo d’aria (53). Una settimana variabile, con valori di concentraz­ione da 27 (domenica) a 53 (mercoledì). Il biossido di azoto invece, il gas inquinante prodotto dalla combustion­e dei motori, ha avuto picchi di concentraz­ione massima che variavano da 74 microgramm­i per metro cubo (lunedì) fino ad arrivare a 110 mercoledì.

A fronte di questi dati la

Municipali­tà di Venezia ha organizzat­o una conferenza stampa ieri mattina, ricordando come sia trascorso esattament­e un anno dall’interrogaz­ione sull’inquinamen­to rivolta all’amministra­zione comunale che ancora non ha avuto risposta. Si parte quindi con la mobilitazi­one delle lenzuola che già vede slogan appesi su finestre e altane di San Polo, Dorsoduro e

Santa Croce, in particolar­e Santa Margherita e rio Novo, con le prime adesioni anche al Lido.

Il problema dell’inquinamen­to in centro storico non riguarda solo il traffico di taxi e trasportat­ori, spiegano dalla Municipali­tà,ma soprattutt­o le navi da crociera. «Vogliamo chiedere all’Usl la possibilit­à di svolgere analisi epidemiolo­gica nella zona di San

Traffico Entro dicembre la giunta vuole presentare il Piano

Basilio – spiega il presidente della Municipali­tà Andrea Martini – a fronte delle segnalazio­ni dei cittadini per i tanti casi di malattie tumorali emersi negli ultimi anni».

Nel frattempo l’amministra­zione comunale ha stabilito che rio Novo chiuderà per un giorno, sabato 9 novembre, una giornata in cui non passeranno barche, se non i servizi essenziali, per monitorare il livello di inquinamen­to derivato dalle caldaie degli edifici privati. Intanto

lunedì e martedì a Ca’ Farsetti proseguira­nno gli incontri con le categorie e stakeholde­r per il Piano Urbano della Mobilità (Pums) che il professor Stefano Ciurnelli sta terminando per il Comune, sia per la terraferma, sia per il centro storico lagunare. La giunta si è data l’obiettivo di presentarl­o entro dicembre per impostare le modifiche alla viabilità lagunare e ai collegamen­ti tra Venezia e Mestre nel 2020.

«Da anni ci battiamo per le stesse cose e non cambia niente – rincara Martini – proponiamo soluzioni come quella del piano del traffico acqueo che non vengono realizzate. E’ ormai chiaro, dopo quattro anni, che l’amministra­zione non è sensibile a questo tema».

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