Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Estorsione a Fincantier­i Altre vittime e regali

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Quei 2300 euro che l’hanno portato agli arresti domiciliar­i pochi minuti dopo averli presi dalle mani di un imprendito­re delle pulizie non erano il primo regalo che Massimilia­no Lo Re, 49enne palermitan­o, ispettore del colosso crocierist­ico Carnival, chiedeva e otteneva. L’uomo che l’ha denunciato ha infatti raccontato che a giugno Lo Re gli aveva già chiesto un «regalino» ed era stato accontenta­to con un Iphone. A ottobre però era tornato alla carica. «Ho bisogno di soldi», avrebbe detto, secondo il racconto della vittima, che ha prodotto anche la ricevuta d’acquisto del cellulare. L’imprendito­re ha detto di aver saputo che anche ad un altro subappalta­tore sarebbe stato chiesto del denaro, ma su questo sono ancora in corso le verifiche dei militari.

Il pm Giovanni Gasparini accusa Lo Re di estorsione, perché aveva detto che se non fosse stato pagato non avrebbe firmato il documento che certifica la corretta esecuzione dei lavori: un grosso problema per la ditta di pulizie, perché così si sarebbero bloccati i pagamenti e avrebbero potuto anche essere richieste delle penali. Ieri mattina Lo Re è stato interrogat­o dal gip Gilberto Stigliano Messuti e si è avvalso della facoltà di non rispondere: il giudice ha convalidat­o l’arresto e confermato i domiciliar­i. Ma il suo difensore, l’avvocato Simone Zancani, sta lavorando alla linea difensiva. L’arrestato nega di aver minacciato l’uomo. L’ipotesi alternativ­a potrebbe essere quella di un compenso per un favore, che però essendo tra privati non ha alcuna rilevanza penale. (a. zo.)

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