Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Un Comitato per intitolare una strada a Berlinguer

- Mo.Zi.

Ci sono piazze e strade intitolate a Nogara, San Biagio di Callalta, a Camisano Vicentino, a Cogollo sul Cengio. E ovviamente c’è una via Enrico Berlinguer a Padova, dove 35 anni fa tenne l’ultimo comizio durante il quale fu colpito da ictus. Ma non c’è nel capoluogo veneto e così la Fondazione Rinascita ha promosso un comitato per intitolare un luogo pubblico a Enrico Berlinguer. Le firme sono già cento, le prime quelle di Michele Mognato, Delia Murer, Pierangelo Molena, del sottosegre­tario Andrea Martella, Michele Vianello, Angelo Zennaro, Cesare De Piccoli. C’è l’ex guardia del corpo Piero Calderan e l’ex senatore Vittorio Chiesura insieme a personalit­à della città che non hanno una storia nel partito comunista come Annamaria Miraglia, il sottosegre­tario Pier Paolo Baretta, il senatore Andrea Ferrazzi, Laura Fincato. Ancora: Gianfranco Bettin, Anna Forte Zorzetto, Marco Borghi, Lilli Carnielett­o, Ugo Agiollo, Maurizio Cecconi, Nicola Pellicani, la presidente dell’Anpi Maria Cristina Paoletti, Mara Rumiz, Amerigo Restucci, Davide Zoggia, Luana Zanella, Sandro Simionato, Armando Danella e molti altri. Nel nome di Berlinguer, si ricompone un pezzo di sinistra. La raccolta di sottoscriz­ioni continuerà con una pagina Facebook. «Proponiamo che un luogo pubblico, un parco, uno slargo, una via non intitolati, un bene della città, insomma, sia dedicato a Berlinguer – spiega Mognato – Nel 2022 si celebreran­no i cento anni della nascita nel 2021 i cento anni dalla fondazione Pci e a partire da questa proposta, vorremmo arrivare ad un confronto su di lui, figura chiave del Novecento ma dall’indubbia contempora­neità: la moralità nella politica e la difesa degli ultimi sono valori universali e attualissi­mi». Dopo la morte a Padova il corpo fu portato in auto fino all’aeroporto, una folla immane attese il passaggio in corso del Popolo, tra ombrelli e striscioni. «Era un politico del popolo – ricorda Mognato – che con Venezia aveva una storia particolar­e, dalla presenza alla Festa dell’Unità in piazza Ferretto nel 1975, al Petrolchim­ico». Le rotonde senza nome in corso del Popolo o lo slargo davanti all’ingresso Sud dell’M9 potrebbero essere luoghi papabili, o un parco. «I luoghi li decideremo di concerto dopo aver vagliato una rosa di proposte – dice l’assessore alla Toponomast­ica Paola Mar – Certo è che Berlinguer è stato un grande statista che merita di essere ricordato. E che con Nenni, Almirante e Spadolini ha fatto la storia d’Italia».

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