Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Reyer, vittoria e riscatto con la Vanoli Il Taliercio si conferma una roccaforte

Cremona senza Diener e Ruzzier fa poca paura, orogranata sul velluto

- Carlo Cecino

VENEZIA Tanta difesa e cinismo puro. Grazie a questi due ingredient­i la Reyer si riscatta in campionato dopo lo scivolone del derby e si aggiudica la sfida contro Cremona, «classica» degli ultimi playoff di Serie A, ottenendo un altro successo al Taliercio.

Un match spigoloso e a basso punteggio, nel quale la truppa di De Raffaele ha tenuto a soli 55 punti la Vanoli, che aveva una media di 84 gettoni segnati a partita. L’incontro che vede Stone diventare il miglior passatore della storia lagunare in Serie A – con i 6 assist di ieri è arrivato a 416, superando il recordman precedente Haynes (413) – è dominato dal Daye (16 punti e 9 rimbalzi) e Watt (15+6) che fanno da apriscatol­e della difesa della Vanoli. Ospiti senza un acciaccato Diener e l’ex Ruzzier infortunat­o, ma che pur sempre venivano dall’eclatante affermazio­ne contro Milano.

Prima dell’inizio della sfida un minuto di silenzio per ricordare Luca Miani, collega de «Il Gazzettino», scomparso mercoledì scorso a 59 anni. Poi sul parquet è subito battaglia, con Meo Sacchetti che decide di rimpiazzar­e la regia di Diener spostando Saunders play. Gli orogranata allora si affidano a Austin Daye, un’autentica macchina da canestri e in doppia cifra già a fine primo quarto. Ad aiutare il figlio di Darren ci pensa il collega di reparto Mitchel Watt. Proprio da una stoppata dell’ex Caserta nasce il contropied­e di Tonut che appoggia il +10 (29-19) per i veneziani verso metà secondo quarto. Cremona però è squadra che non demorde, correndo veloce in campo aperto sulle ali dei guizzi di Mathews.

La Vanoli così risucchia dei punticini e la Reyer, gestita da un Filloy appannato, si avvia all’intervallo con un cuscinetto di cinque punti di vantaggio (37-32).

Al rientro dal riposo lungo il cesto che sblocca i veneziani dopo tre minuti di carestia è sempre di Daye. Ci pensa poi l’abituale «connection» De Nicolao-Watt a rinvigorir­e l’Umana, riportando­la a +10 (44-34). I padroni di casa sono attenti a non concedere contropied­i e gioco aperto alla Vanoli – marchio di fabbrica delle formazioni di Sacchetti – e appoggiand­osi al solido Chappell scappano sul 55-40. Sembra essere il colpo letale per indirizzar­e definitiva­mente il match in direzione Laguna, ma vuoi per un Bramos in letargo, vuoi per l’attività dei gregari cremonesi Stojanovic e Palmi, Cremona resta sempre in orbita lagunare. Però non riesce mai ad avvicinars­i realmente ai veneziani, che finalmente danno la spallata decisiva finale con De Nicolao (10 punti + 6 assist) e Tonut. Altra vittoria della «nemesi» De Raffaele su Sacchetti e due punti sporchi, ma ossigenant­i, per Venezia.

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Andrea De Nicolao, ieri sera letale al tiro dai 6,75, che ha permesso di aprire la difesa della Vanoli
(Ciamillo) Letale dall’arco Andrea De Nicolao, ieri sera letale al tiro dai 6,75, che ha permesso di aprire la difesa della Vanoli

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