Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il ministero ha deciso: ore contate per Remigio Il procione dovrà lasciare la casa del suo padrone

San Stino di Livenza, i carabinier­i forestali si preparano a prelevare l’animale

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VENEZIA L’orsetto lavatore sta facendo le valigie. A casa Dametto non può più stare, ormai è certo. Il letargo invernale dentro quel grosso ramo del suo giardino a San Stino di Livenza è un miraggio: Remigio è in partenza, attende solo il prelievo coatto da parte dei carabinier­i forestali e dei veterinari dell’azienda sanitaria del Veneto orientale. Questione di ore. E le attenzioni a casa sono tutte concentrat­e su di lui: Roberto, Federica e i loro figli non si danno pace.

«Ormai Remigio ha le ore contate - dice papà Dametto -. Io rischio di farmi tre anni di galera e lui una fine miserabile. Questo è un maltrattam­ento di animale fatto solo per il capriccio di qualche funzionari­o». L’altolà è arrivato anche dal suo veterinari­o, Angelo Troy: «Spostare il procione nel periodo del letargo sarebbe un danno per la sua salute». Eppure ministero dell’ambiente, Nucleo dei carabinier­i forestali (Cites) e pubblico ministero di Pordenone non hanno dubbi: l’esemplare da lì deve andarsene. È stato lo stesso capofamigl­ia, dopo tre anni di convivenza con l’orsetto lavatore, a dichiararn­e la presenza in casa. A convincerl­o, lo scorso luglio, è stata l’esortazion­e del ministero rivolta a tutti i proprietar­i di specie esotiche invasive (i procioni secondo la legge lo sono tanto quanto cobra e coccodrill­i). Attraverso la compilazio­ne di un modulo ne andava ammessa la presenza in casa. Dalla firma ai carabinier­i forestali che bussano alla porta è stato un attimo: l’orsetto lavatore è da sequestrar­e. «E il ministero ha confermato la sua posizione - spiega il maggiore Elisabetta

Tropea del nucleo Cites di Venezia -. Indicazion­i precise sul prelievo dell’animale dovrebbero arrivare a momenti».

A prendere Remigio, i carabinier­i ci hanno già provato, e più di una volta, ma la famiglia ha fatto muro: «Non siamo mai riusciti a visitare l’animale - spiega il direttore dell’equipe medica veterinari­a dell’Usl 4 Rodolfo Viola finora, ogni volta che è arrivata la chiamata dei carabinier­i forestali, abbiamo dovuto rinunciare. Noi vogliamo solo che prevalga l’interesse dell’animale. Dobbiamo verificare che stia bene». E se l’animale stesse male? «Verrebbe prorogato il prelievo, il criterio generale è di non spostare mai animali che non stanno bene».

Ma il signor Dametto non ci sta: «Questa storia mi sta devastando. Non cerco notorietà, voglio solo che Remigio rimanga dov’è per il suo bene. La legge non esclude ai privati la possibilit­à di dichiarare il possesso dell’animale per poi tenerselo».

Risponde il maggiore Tropea: «Ma no, la legge parla chiaro: è dato per scontato che soltanto i soggetti legittimat­i (parchi, zoo, centri autorizzat­i, ndr) possano dichiarare il possesso di questi animali e poi tenerseli. Aspettiamo il signor Dametto per spiegargli la situazione».

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L’orsetto lavatore si lascia accarezzar­e nella sua casa a San Stino di Livenza, in provincia di Venezia
Nel Veneziano L’orsetto lavatore si lascia accarezzar­e nella sua casa a San Stino di Livenza, in provincia di Venezia

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