Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Chi non rientra nei criteri Isee non dovrebbe poter comprare»

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VENEZIA Chi acquisterà un alloggio grazie al piano di dismission­i proposto da Ater sarà vincolato per 5 anni: non potrà quindi rivenderlo in questo lasso di tempo. «Credo che 5 anni siano pochi – commenta Matelda Bottoni, segretaria del Sindacato Unione Inquilini – spero vengano messi criteri più stringenti per evitare che le case possano essere rivendute in breve tempo a prezzo maggiorato con il pericolo di speculazio­ni edilizie». Se la segretaria si dice soddisfatt­a che nel piano non siano state inseriti alloggi del centro storico — «sarebbe una perdita irrimediab­ile in un contesto che soffre di spopolamen­to» — non nasconde però altre perplessit­à. Ater ha infatti spiegato che le dismission­i rientrano in un piano per migliorare e potenziare l’offerta abitativa, ma la preoccupaz­ione è che le richieste d’acquisto possano essere più elevate rispetto a quelle preventiva­te dall’azienda. «Premesso che la vendita di case pubbliche è un fallimento delle politiche di gestione Erp che segue un lungo commissari­amento di Ater Venezia – dice Bottoni – spero che il numero di alienazion­i non sia tale da compromett­ere il patrimonio abitativo. Il patrimonio pubblico non si dovrebbe vendere, anche se capisco che si tratta di alloggi vecchi dai cui ricavi si dovranno necessaria­mente finanziare ristruttur­azioni o nuovi acquisti». E sulla possibilit­à di acquisto per chi supera il nuovo tetto Isee? «Se sarà così sarei quanto meno perplessa: si darebbe la possibilit­à di comprare a chi non rientra nei criteri per avere diritto a un alloggio». (m.ri.)

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