Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sulle Dolomiti assunti psicologi per aiutare le vittime di Vaia
BELLUNO Vaia, per i bellunesi, non è stata solo devastazione materiale di strade, case, boschi. L’uragano che un anno fa si abbattè su gran parte del territorio ha creato anche un forte stress alle persone che hanno assistito da vicino al catastrofico evento. Sofferenze emotive i cui effetti non sono da sottovalutare. Sulla base di questa consapevolezza il «Fondo welfare e identità territoriale» della Provincia di Belluno ha sottoscritto un’intesa con Sani.In.Veneto (fondo di assistenza sanitaria integrativa regionale per i lavoratori delle imprese artigiane del Veneto) per l’attivazione, da domani, di un servizio di sportelli psicologici sul territorio. «In questi mesi negli incontri con sindaci e servizi sociali – spiega Francesca De Biasi, presidente del fondo – abbiamo raccolto segnalazioni di situazioni di disagio psicologico, soprattutto tra anziani e bambini». Grazie all’accordo con Sani.In.Veneto verranno organizzate attività di formazione e sportelli psicologici per cittadini, soccorritori e tutti coloro che operano in situazioni di emergenza, oltre che appuntamenti di debriefing per la rielaborazione del trauma. Il Fondo welfare svolgerà l’attività di intermediazione, raccogliendo le richieste del territorio e trasferendole a Sani.In.Veneto, che effettuerà il servizio gratis.