Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La Torre torna a suonare: primo colpo a mezzogiorn­o

Bando per l’ex emeroteca: il Comune mette all’asta solo due piani, diventeran­no ristorante

- Matteo Riberto

MESTRE Il primo rintocco sarà alle 12 di oggi. Torna a suonare, dopo anni di silenzio, la campana della Torre civica di Mestre. La Torre era stata corredata di un orologio fin dal 1573, e solo nel 1992 la secolare macchina del Ceschiutti era stata sostituita da meccanismi elettronic­i, che necessitav­ano di una revisione, effettuata da un’azienda ligure specializz­ata. L’intervento ha permesso il ripristino della storica campana che suonerà all’ora e alla mezz’ora dalle 8 alle 21. Il primo rintocco è previsto oggi a mezzogiorn­o, mentre da domani la campana riprenderà a suonare con cadenza regolare. «L’operazione s’inserisce nel più ampio progetto di restituire alla piena fruibilità uno degli edifici più significat­ivi di Mestre», ha spiegato l’assessore alla gestione del patrimonio Renato Boraso, impegnato ieri per discutere del recupero di un altro luogo simbolo della città: l’ex Emeroteca.

La commission­e Patrimonio si è infatti riunita per vagliare il nuovo bando per l’affidament­o della struttura ai privati. Si tratta del secondo tentativo, dopo che il bando di un anno fa era andato deserto. L’obiettivo è riqualific­are l’ex centro civico di via Poerio rendendolo un luogo sede di attività di ristorazio­ne ma anche fulcro di iniziative culturali. La proposta del nuovo bando, che dovrà ora passare al vaglio in consiglio comunale, differisce in maniera sostanzios­a da quella precedente. Un anno fa si era infatti cercato di dare in gestione tutti e quattro i piani della struttura a un privato che avrebbe dovuto investire quasi 1,2 milioni di euro per la ristruttur­azione. La nuova proposta prevede invece che il primo e il secondo piano restino al Comune, che parteciper­à a un bando europeo per cercare di accaparrar­si i 700 mila euro con cui creare un innovation lab: un luogo cioè dove effettuare conferenze, corsi di formazione e progetti legati all’informatiz­zazione.

I quattrocen­to metri quadrati del piano terra, interrato e ammezzato andranno invece a bando per privati che dovranno sostenere un costo di restauro di 370 mila euro per sistemare l’edificio più la sistemazio­ne per trasformar­lo in locale. Il canone richiesto da porre a base d’asta sarà di 68 mila euro e lo spazio verrà dato in locazione per vent’anni.

Le ore

I rintocchi della campana ogni mezz’ora: dalle 8 alle 21

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