Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La Torre torna a suonare: primo colpo a mezzogiorno
Bando per l’ex emeroteca: il Comune mette all’asta solo due piani, diventeranno ristorante
MESTRE Il primo rintocco sarà alle 12 di oggi. Torna a suonare, dopo anni di silenzio, la campana della Torre civica di Mestre. La Torre era stata corredata di un orologio fin dal 1573, e solo nel 1992 la secolare macchina del Ceschiutti era stata sostituita da meccanismi elettronici, che necessitavano di una revisione, effettuata da un’azienda ligure specializzata. L’intervento ha permesso il ripristino della storica campana che suonerà all’ora e alla mezz’ora dalle 8 alle 21. Il primo rintocco è previsto oggi a mezzogiorno, mentre da domani la campana riprenderà a suonare con cadenza regolare. «L’operazione s’inserisce nel più ampio progetto di restituire alla piena fruibilità uno degli edifici più significativi di Mestre», ha spiegato l’assessore alla gestione del patrimonio Renato Boraso, impegnato ieri per discutere del recupero di un altro luogo simbolo della città: l’ex Emeroteca.
La commissione Patrimonio si è infatti riunita per vagliare il nuovo bando per l’affidamento della struttura ai privati. Si tratta del secondo tentativo, dopo che il bando di un anno fa era andato deserto. L’obiettivo è riqualificare l’ex centro civico di via Poerio rendendolo un luogo sede di attività di ristorazione ma anche fulcro di iniziative culturali. La proposta del nuovo bando, che dovrà ora passare al vaglio in consiglio comunale, differisce in maniera sostanziosa da quella precedente. Un anno fa si era infatti cercato di dare in gestione tutti e quattro i piani della struttura a un privato che avrebbe dovuto investire quasi 1,2 milioni di euro per la ristrutturazione. La nuova proposta prevede invece che il primo e il secondo piano restino al Comune, che parteciperà a un bando europeo per cercare di accaparrarsi i 700 mila euro con cui creare un innovation lab: un luogo cioè dove effettuare conferenze, corsi di formazione e progetti legati all’informatizzazione.
I quattrocento metri quadrati del piano terra, interrato e ammezzato andranno invece a bando per privati che dovranno sostenere un costo di restauro di 370 mila euro per sistemare l’edificio più la sistemazione per trasformarlo in locale. Il canone richiesto da porre a base d’asta sarà di 68 mila euro e lo spazio verrà dato in locazione per vent’anni.
Le ore
I rintocchi della campana ogni mezz’ora: dalle 8 alle 21