Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Capello prende in mano il Venezia: «Dobbiamo rialzarci subito»

L’attaccante a segno con il Pordenone: serve una reazione della squadra ad Ascoli

- Dimitri Canello

È dura ripartire dopo una sconfitta come quella col Pordenone. Perché il Venezia visto al Penzo martedì sera aveva ben figurato, seguendo una traccia precisa. Poi ha rovinato tutto con un finale horror, con errori difensivi da matita blu e con l’ennesimo gol subito su palla inattiva, a cui è seguito il sigillo finale di Strizzolo che ha gelato tutti. Ora bisogna tirarsi su le maniche subito, perché sabato si andrà di nuovo in campo ad Ascoli, dove un altro passo falso potrebbe complicare un campionato che sino a questo momento sembrava avviato su binari diversi rispetto allo scorso anno.

E dove l’investimen­to compiuto in estate con il Cagliari, da cui il Venezia ha acquistato il cartellino di Alessandro Capello, ha già ripagato la mossa del direttore sportivo Fabio Lupo. Quattro gol, tre assist e un percorso segnato da tante cose buone, cancelland­o una stagione balorda a Padova in cui l’attaccante aveva pagato anche colpe non sue: «Mi dispiace perché quello col Pordenone è un gol amaro – evidenzia Capello - non è servito a nulla e fa doppiament­e dispiacere considerat­o quello che avevamo fatto. Il risultato col Pordenone è bugiardo, non rispecchia quanto abbiamo La tradiziona­le esultanza di Alessandro Capello dopo il gol al Pordenone (LaPresse) fatto in campo. Abbiamo fatto una grande partita, è assurdo che sia finita 2-1 per il Pordenone. Dobbiamo rialzarci subito, è difficile commentare una sconfitta così, ma dobbiamo reagire sin da sabato ad Ascoli».

Il Venezia visto martedì sera ha offerto come sempre una qualità di gioco molto elevato, ma in difesa sono tornati ad agitarsi spettri inquietant­i. Detto che il reparto sembrava essersi assestato dopo un inizio non semplice, Cremonesi ha sulla coscienza un altro gol dopo quello regalato al Chievo e il reparto non ha beneficiat­o di quegli automatism­i anche fra portiere e difensori che avevano fatto sinora la differenza in positivo. Neppure Lezzerini è parso impeccabil­e come in altre occasioni, ma Alessio Dionisi si è preso tutte le colpe caricandos­i sulle spalle la squadra: «Ci siamo e mi sono preso i compliment­i quando ci sono stati i risultati, è giusto che adesso mi faccia carico di questa sconfitta. Abbiamo rovinato tutto con un brutto finale, per 75 minuti eravamo stati quasi perfetti, ma le partite ne durano 90. Dobbiamo ripartire subito, da quanto di buono abbiamo costruito sinora».

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Attaccante

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