Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Benetton, i figli dei fondatori entrano nel Gruppo Atlantia
Sabrina, Christian e Franca Bertagnin entrano in Atlantia, Adr e Telepass
TREVISO La famiglia Benetton vuole metterci la faccia e ribadire la centralità di Atlantia smentendo tutti i rumors del recente passato che parlavano di spin-off e di vendita di controllate importanti come la stessa Autostrade per l’Italia. Tre dei quattro discendenti diretti dei fratelli fondatori presenti nel Consiglio di amministrazione di Edizione Holding, infatti, sono stati ieri cooptati in Atlantia e in due delle società che a questa fanno riferimento, ossia Aeroporti di Roma (Adr) e Telepass.
Nel dettaglio, Sabrina Benetton, figlia dello scomparso Gilberto, ex presidente di Edizione, è entrata nel board di Atlantia come consigliere non operativo. Stesso ruolo per gli altri due cugini. Franca Bertagnin Benetton, figlia di Giuliana, ora è componente del Cda di Telepass, che ad Atlantia appartiene integralmente. Christian Benetton, figlio di Carlo, anch’egli scomparso lo scorso anno, ha invece fatto il suo ingresso in Adr, di cui Atlantia è azionista al 96%.
Se nel caso di Sabrina Benetton il seggio acquisito va a ripristinare il numero di consiglieri precedente l’uscita dell’amministratore delegato Marco Patuano, nel giugno scorso, per gli altri due la cooptazione porta semplicemente ad aggiungere un membro in ciascuno dei due organi. Dalle manovre resta escluso Alessandro Benetton, figlio di Luciano, già abbondantemente impegnato in compiti esterni sia a Edizione sia alla sua attività imprenditoriale (è presidente di 21 Investimenti), essendo a capo di Fondazione Cortina 2021, dunque del comitato organizzatore dei campionati del mondo di sci in programma fra due anni nel capoluogo ampezzano.
Per un portavoce di Edizione Holding «l’ingresso dei tre rappresentanti della famiglia Benetton nel Gruppo Atlantia testimonia e riafferma l’impegno della famiglia, per il presente e per il futuro, per tutto il Gruppo Atlantia».
Atlantia che è una società terremotata dallo scorso settembre quando la Procura della Repubblica di Genova incriminò per il crollo del ponte Morandi, il 14 agosto 2018, otto dirigenti di Aspi fra cui l’ad, Giovanni Castellucci, top manager anche in Atlantia. Pochi giorni dopo fu lo stesso Castellucci a chiedere la convocazione di un Cda in cui rassegnò le dimissioni aprendo una fase non semplice dati i ruoli espressi nella società. Castellucci era infatti una figura chiave in alcuni delicati dossier, a cominciare dai negoziati che riguardano Alitalia, così come va tenuto a mente il suo posto nel Cda di Abertis, colosso spagnolo delle autostrade di cui Atlantia detiene il 50% più una delle azioni.