Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Parolin difende il patriarca «Io a Venezia? Solo voci»
Il cardinale Pietro Parolin continuerà a fare il segretario di Stato Vaticano. E di conseguenza, almeno per ora, anche il patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Spegne sul nascere le indiscrezioni lo stesso prelato veneto: «Soltanto voci giornalistiche, il patriarca Moraglia, pesantemente offeso in queste settimane, ha piena stima da tutta la Chiesa. La diffamazione fa male a tutti, da chi la riceve a chi la fa», ha detto Parolin nel weekend in visita tra le province di Belluno e Treviso. «Francesco vuole mandare Parolin a Venezia», titolava «La Verità», il giornale di Maurizio Belpietro qualche settimana fa. Dal palazzo di piazza San Marco il patriarca ha sempre evitato qualsiasi commento, ma dagli ambienti vicini al vescovo è filtrata una certa insofferenza per le indiscrezioni definite «prive di qualsiasi fondamento». È risaputo però che da diversi mesi si stanno rincorrendo voci sulla possibile partenza di Moraglia a quasi otto anni dalla nomina (di Benedetto XVI, era il 31 gennaio 2012) a patriarca di Venezia. Qualcuno le ha associare alle vicende legate al corvo, ai volantini affissi in calli e campielli con accuse ad alcuni sacerdoti e allo stesso vescovo, su cui però in questi giorni è arrivata la solidarietà del segretario di Stato vaticano. Novità invece sulla possibile visita in Veneto del Santo Padre sembra non essercene ancora. «Non posso darvi nessuna anticipazione perché non ho nessun elemento al riguardo — ha spiegato il cardinale — Tutti speriamo che il Papa possa venire, ce lo auguriamo di cuore, però indicazioni concrete non sono in grado di fornirle». Un altro elemento questo che veniva visto come distanza tra il pontefice e il patriarca. ( f. b.)