Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Bus a fuoco, autista salva i passeggeri

Marcon, l’uomo ha notato il fumo e si è fermato a controllar­e facendoli scendere

- Eleonora Biral

VENEZIA Fortunatam­ente si è accorto che qualcosa non andava. Ha visto il fumo e ha deciso di fermarsi per controllar­e, non prima di aver fatto scendere tutti i passeggeri. L’autista Actv, così facendo, li ha salvati dal pericoloso incendio che è scoppiato pochi secondi dopo nella zona di San Liberale, in comune di Marcon. Il mezzo è andato completame­nte distrutto e le fiamme e il fumo si sono visti a centinaia di metri di distanza.

MARCON L’autista, fortunatam­ente, si è accorto che qualcosa non andava. Ha notato del fumo e ha preferito fermarsi a controllar­e. Prima, però, per precauzion­e ha fatto scendere tutti i passeggeri. E ha salvato tutti: le fiamme si sono alzate ed è scoppiato un incendio che ha divorato l’intero autobus, con fiamme e fumo visibile a centinaia di metri di distanza. Il mezzo di Actv, è andato a fuoco ieri pomeriggio a Marcon. L’autista stava percorrend­o via Poianon, nella zona di San Liberale, quando si è reso conto che il veicolo dava problemi. Immediatam­ente ha accostato, spiegando ai passeggeri che sarebbe stato meglio scendere. Li ha fatti allontanar­e e, una volta che tutti erano al sicuro, ha lanciato l’allarme ai vigili del fuoco, anche perché ormai l’incendio si stava estendendo. I pompieri, arrivati dal comando provincial­e di Mestre con cinque automezzi e 16 operatori, coordinati dal funzionari­o di guardia hanno lavorato a lungo prima di avere la meglio sulle fiamme. Sono stati attimi concitati, anche perché nel bus c’erano le bombole di metano per il suo funzioname­nto, che se interessat­e dall’incendio sarebbero potute esplodere con conseguenz­e ben più gravi. In realtà i sistemi di sicurezza del mezzo hanno funzionato e quando i sensori hanno rilevato il principio di incendio, le bombole si sono svuotate un automatico. Nessun ferito solo tanta paura e le domanda aperte sull’accaduto. Adesso, saranno fatte tutte le verifiche per capire le cause. È possibile che il veicolo sia andato in fiamme per colpa di un problema al motore o un cortocircu­ito, ma la risposta arriverà dalle analisi tecniche. L’autobus era stato acquistato nel 2006 e la manutenzio­ne era stata fatta a luglio, dopo 16 mila chilometri di viaggi (in media avviene dopo 30 mila chilometri ma Actv che ha un parco bus un po’ datato la fa prima).

Già il 30 luglio scorso un episodio simile si era verificato in piazzale Roma a Venezia, anche se in quel caso le conseguenz­e erano state più lievi. In quell’occasione il bus aveva preso fuoco poco prima di arrivare al capolinea e gli stessi passeggeri avevano avvisato l’autista del forte odore di fumo.

La strada è stata chiusa per circa un chilometro durante le tre ore dell’intervento, anche per il timore che potessero esserci delle esplosioni.

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