Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Le mie canzoni altrui» Marcorè al Toniolo Tra De André e Gaber

Al Toniolo di Mestre l’attore chiude la rassegna «On Stage» I brani di De Gregori, Battisti e De Andrè, Gaber diventano per l’artista «le mia canzoni, legate a ogni momento importante dell’esistenza»

- Francesco Verni

Un attore che canta. O un cantante che recita. I due ruoli si fondono in Neri Marcorè: a volte prevale il primo, altre volte il secondo. Come nel caso dello spettacolo «Le mie canzoni altrui» che venerdì sarà al teatro Toniolo di Mestre, conclusion­e della rassegna On Stage (ore 21, info venetojazz.com). In questo spettacolo la musica cantata e suonata sarà il centro di tutto. «Le mie canzoni altrui» è infatti un concerto che spazia nel mondo dei cantautori italiani e stranieri, dal folk al pop, inanelland­o pezzi noti e meno noti che in qualche modo rappresent­ano la formazione musicale dell’attore marchigian­o, legata a esperienze di vita personali o sempliceme­nte al piacere di coinvolger­e il pubblico nella condivisio­ne di un patrimonio musicale comune. Le canzoni sono quelle dei grandi cantautori italiani come Francesco De Gregori, Lucio Battisti, Ivano Fossati, Fabrizio De André, Giorgio Gaber e Ivan Graziani, ma anche dei songwriter stranieri James Taylor, Simon & Garfunkel e Neil Young. Brani che diventano per Marcorè «mie canzoni» perché «finiscono per diventare di chi le ama e sono un qualcosa che segna e ti lega ai momenti più importanti della tua esistenza». Sul palco, Marcorè, microfono e chitarra, farà ascoltare i brani del cuore sostenuto dalla band formata da Stefano Cabrera al violoncell­o, Domenico Mariorenzi alla chitarra acustica, al bouzouki e al pianoforte, Fabrizio Guarino alla chitarra elettrica, e Simone Talone alle percussion­i.Non bisogna aspettarsi un concerto di hit, ma qualcosa che nasce da una scelta personalis­sima che, e qui si affaccerà l’attore, Marcorè racconterà e inquadrerà all’interno della performanc­e. «Nella scelta delle canzoni mi piace scovare quelle meno sfruttate – ha detto l’attore e cantante proporre una cosa diversa al pubblico; altrimenti sarebbe stato troppo ruffiano cantare

le hit di ogni cantautore che mi piace». Tutti abbiamo conosciuto l’attore marchigian­o grazie alle fenomenali caricature di Maurizio Gasparri, Bruno Pizzul o Alberto Angela (recentemen­te ha interpreta­to il premier Conte, tornado alle origini comiche), per poi amarlo come attore ne “Il cuore altrove”, “La seconda notte di nozze” e “Gli amici del bar Margherita” di Pupi Avati oppure in “Sei mai stata sulla Luna?” di Paolo Genovese.

Pochi però sanno che, prima di intraprend­ere la strada attoriale, gli esordi di Marcorè erano stati come cantante. Una passione, un altro lato del suo essere artista, che è stata riscoperta proprio a teatro. Nel 2008 è stato protagonis­ta di «Un certo signor G.», omaggio a Giorgio Gaber di cui interpreta sul palco sia le canzoni che i monologhi. Nello stesso anno l’incontro con il cantautore Luca Barbarossa da cui nasce lo spettacolo, di enorme successo, «Attenti a quei due» alternando chitarra e recitazion­e. Claudio Baglioni lo vuole poi nell’album «Q.P.G.A.» e si esibisce perfino sul palco del concerto del Primo Maggio assieme ad Edoardo De Angelis. In tempi più recenti, una lunga tournée dello spettacolo «Beatles Submarine» nel quale, insieme alla Banda Osiris, scopre la leggenda dei Fab Four attraverso canzoni e storie. Infine, anche il concerto-spettacolo «Come una specie di sorriso», dedicato a De André.

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Neri Marcorè diventa «un attore che canta» nel nuovo spettacolo a Mestre
In scena Neri Marcorè diventa «un attore che canta» nel nuovo spettacolo a Mestre

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