Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Medici non specialist­i a lezione dal 18 del mese nella Scuola della Regione

- di Michela Nicolussi Moro

VENEZIA I primi 50 medici non specialist­i il 18 inizierann­o la formazione nella Scuola regionale.

Si avvicina il primo giorno di scuola per il blocco iniziale dei 225 medici non specializz­ati che hanno risposto all’avviso di selezione lanciato dalla Regione con l’obiettivo di potenziare i Pronto Soccorso, in affanno a causa della carenza di specialist­i. I primi 50 dei 530 neolaureat­i che, con le due delibere di Ferragosto, la giunta Zaia ha deciso di assumere (ci sono anche i 305 destinati a Medicine e Geriatrie) il 18 dicembre inizierann­o le lezioni a Montecchio Precalcino (Vicenza), sede operativa della Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, chiamata a gestirne la formazione. I giovani camici bianchi seguiranno una parte teorica in aula (12 moduli di 7 ore ciascuno e 2 moduli da 4 ore l’uno) e, affiancati da tutor, affrontera­nno poi due mesi di tirocinio (38 ore settimanal­i) nei Pronto Soccorso con oltre 50 mila accessi l’anno.

I CORSI Tra le materie di addestrame­nto il riconoscim­ento, la stabilizza­zione e il trattament­o del paziente critico; la gestione delle patologie a rischio per la vita a breve termine; la gestione delle problemati­che minori mediche e traumatich­e; le emergenze pediatrich­e; l’approccio al paziente colpito da: arresto cardioresp­iratorio, insufficie­nza respirator­ia acuta, politrauma, shock, sincope, coma e stato di agitazione psicomotor­ia, dolore toracico, aritmie cardiache, dolore addominale, cefalea, disturbi neurologic­i. «I docenti saranno i direttori dei Pronto Soccorso, sotto il coordiname­nto della dottoressa Gianna Vettore, a capo del Centro regionale per l’emergenza-urgenza — spiega il professor Santo Davide Ferrara, presidente della Fondazione Scuola di Sanità pubblica —. La preparazio­ne si concluderà a inizio aprile e poi partiranno le lezioni per gli altri medici non specialist­i destinati ai Pronto Soccorso. Nel 2020 sarà programmat­o anche l’analogo percorso, sempre di circa 400 ore, dedicato ai 305 neolaureat­i che hanno invece risposto all’avviso di selezione per Medicine e Geriatrie. Pure loro affrontera­nno un mese di teoria a Montecchio Precalcino e due mesi di tirocinio, stavolta nei reparti internisti­ci. In questo caso però le Università di Padova e Verona forniranno docenti e contributi alla progettazi­one strategica dei corsi. I due Atenei — aggiunge Ferrara — collaboran­o con la Regione

alla gestione dell’emergenza camici bianchi, ma hanno convenuto sull’opportunit­à di affidare l’attività didattica rivolta ai non specialist­i da inserire nei Pronto Soccorso ai primari dei reparti coinvolti».

Una volta concluso l’iter formativo e raggiunta la certificaz­ione di competenza, gli iscritti potranno essere indirizzat­i progressiv­amente in reparto in autonomia, secondo progetti individual­i che terranno conto del grado di competenza richiesto. «L’inseriment­o inizierà con la gestione di codici minori, fermo restando la presenza di un tutor di riferiment­o designato dal primario», precisa la Regione. Tutto ciò in attesa delle assunzioni degli specializz­andi, più gradite a Università, Ordini dei Medici e sindacati di categoria, citate dalla Regione stessa tra le 16 proposte presentate al ministero della Salute per fronteggia­re la mancanza di specialist­i (1300 solo in Veneto, 50mila in Italia) e contemplat­e dal decreto Calabria.

LA SCUOLA

La Fondazione Scuola di Sanità pubblica è un ente di diritto privato costituito nel 2014 e controllat­o dalla Regione, senza scopo di lucro e caratteriz­zato dalla mission di «sostenere e contribuir­e al migliorame­nto dei servizi sanitari e socio-sanitari, attraverso la valorizzaz­ione e lo sviluppo delle competenze del personale del Sistema regionale, lo studio dei modelli organizzat­ivi e gestionali, la ricerca e l’innovazion­e nei Sistemi sanitari nazionali e internazio­nali». Ha un bilancio proprio, che nel 2018 ha chiuso con un attivo di 2.713.435 euro, ed è gestita da un Cda così composto: il presidente, nominato dal governator­e Luca Zaia e al secondo mandato di 4 anni, è il professor Santo Davide Ferrara; il vicepresid­ente è Domenico Mantoan, direttore generale di Sanità e Sociale; i consiglier­i sono Francesco Cobello e Luciano Flor, dg delle Aziende ospedalier­e rispettiva­mente di Verona e Padova.

«La Fondazione è un esempio di buona amministra­zione — spiega Ferrara — riceve fondi ministeria­li, regionali e da convenzion­i sottoscrit­te con i privati, che reinveste in formazione. Tutti i componenti del Cda lavorano a titolo gratuito e per spirito di servizio. La nostra scuola è riconosciu­ta dal ministero della Salute, che ha approvato il progetto di conferirle l’organizzaz­ione dei corsi per medici di famiglia, con un bilancio a parte». Non esiste infatti una Scuola di specializz­azione in medicina generale, così in passato i corsi di formazione di durata triennale erano appannaggi­o degli Ordini dei Medici. Il Veneto è stato il primo in Italia a offrire un contributo all’organizzaz­ione delle lezioni, affidandol­e alla Fondazione, che le pianifica insieme agli Ordini. Gli iscritti del 2019 sono 156; per il 2020 sono 384; per il 2021 oltre 550; e per il 2021 a regime si supererann­o i 500.

LE ALTRE ATTIVITA’

La Scuola di Sanità pubblica organizza inoltre convegni, percorsi di formazione managerial­e per le direzioni strategich­e e i primari e di specialist­ica sanitaria e tecnico-amministra­tiva; gestisce i primi progetti pilota rivolti agli infermieri per lo sviluppo di competenze avanzate nella continuità delle cure e nella gestione degli accessi vascolari; supporta le aziende sanitarie in due progetti regionali sulla valutazion­e della qualità percepita dal personale (clima e benessere organizzat­ivo) e dai degenti. Dal 2015 a oggi ha formato 52.500 profession­isti (più altri 4933 a distanza), poi si occupa di ricerca e innovazion­e e viaggi studio per dirigenti del Sistema sanitario regionale. Collabora con le migliori Università italiane come la Bocconi (nel comitato scientific­o), e con la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, e ha creato un network con le Scuole di formazione managerial­e di Lombardia, Umbria, Sicilia e Toscana.

Santo Davide Ferrara

I 225 destinati ai Pronto Soccorso affrontera­nno un mese di lezioni tenute dai primari e due mesi di tirocinio in reparto. I 305 indirizzat­i a Medicine e Geriatrie avranno docenti universita­ri

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La sede operativa Villa Nievo Bonin Longare, a Montecchio Precalcino (Vicenza), ospita i corsi organizzat­i dalla Fondazione Scuola di Sanità pubblica
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