Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Furti di bande straniere Conte: «Con Nordio e l’Anci soluzioni nette»

- Silvia Madiotto

TREVISO Con una provincia sotto assedio dei ladri d’appartamen­to, con città e periferie prese d’assalto da bande armate di picconi e oggetti da scasso, perfino un tentativo di furto d’auto davanti a un asilo con i criminali che arrivano a schiaffegg­iare un bambino che tentava di difendere la borsa della mamma, i sindaci si sentono impotenti. Lanciano appelli al governo perché rafforzi le forze dell’ordine, chiedono presidi e pattuglie sul territorio, ma non basta.

E così Mario Conte, sindaco di Treviso, leghista, neo presidente dell’Anci Veneto, promette battaglia: «Possiamo fare molte cose, e le facciamo, ma il problema è la riforma della giustizia, la certezza della pena – spiega Conte -. Porterò all’attenzione del governo le proposte dei sindaci veneti e coinvolger­ò Carlo Nordio, ex magistrato, per aprire una riflession­e seria e articolata per trovare soluzioni struttural­i. Dobbiamo far sì che queste bande non vedano più il nostro Paese come un territorio da saccheggia­re. Vengono in spedizione in Italia, rimangono una settimana, rubano e se ne vanno. Non possiamo più permetterl­o». Sono passati pochi giorni dalla sua investitur­a a Padova. Anche all’assemblea dei sindaci Conte aveva detto che la sicurezza del territorio sarebbe stata una delle priorità: «Un vigile in più e una telecamera in più, sono utili a noi amministra­tori per tamponare un’urgenza, possiamo intensific­are le pattuglie e chiedere la collaboraz­ione dei cittadini, ma dobbiamo far sì che queste bande di criminali non scelgano più l’Italia».

In provincia di Treviso il fenomeno delle razzie in casa ha preso dimensioni preoccupan­ti. Non c’è sistema d’allarme che tenga, le bande in pochi minuti riescono a sventrare porte e finestre blindate. «Premesso che anche un solo furto per ogni sindaco è un monito a fare di più – continua Conte - non possiamo concentrar­e sempre le energie per difenderci». Un’iniziativa simile ancora non era stata presa dall’Anci. «In questi anni – precisa Maria Rosa Pavanello, presidente nel mandato precedente - abbiamo lavorato per diffondere protocolli su controllo di vicinato, organizzar­e incontri informativ­i e favorire le unioni tra i Comuni, coinvolgen­do le forze ordine e sostenendo le polizie locali, per far sì che ci siano più controlli serali. La certezza della pena è un tema che riguarda la giustizia nella sua interezza, non solo i furti. So che Nordio è già coinvolto in una commission­e nazionale e si occupa di questo argomento da tempo. Non capisco cosa possiamo fare, come sindaci, a livello locale, ma ben venga un’iniziativa del territorio».

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