Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Furti di bande straniere Conte: «Con Nordio e l’Anci soluzioni nette»
TREVISO Con una provincia sotto assedio dei ladri d’appartamento, con città e periferie prese d’assalto da bande armate di picconi e oggetti da scasso, perfino un tentativo di furto d’auto davanti a un asilo con i criminali che arrivano a schiaffeggiare un bambino che tentava di difendere la borsa della mamma, i sindaci si sentono impotenti. Lanciano appelli al governo perché rafforzi le forze dell’ordine, chiedono presidi e pattuglie sul territorio, ma non basta.
E così Mario Conte, sindaco di Treviso, leghista, neo presidente dell’Anci Veneto, promette battaglia: «Possiamo fare molte cose, e le facciamo, ma il problema è la riforma della giustizia, la certezza della pena – spiega Conte -. Porterò all’attenzione del governo le proposte dei sindaci veneti e coinvolgerò Carlo Nordio, ex magistrato, per aprire una riflessione seria e articolata per trovare soluzioni strutturali. Dobbiamo far sì che queste bande non vedano più il nostro Paese come un territorio da saccheggiare. Vengono in spedizione in Italia, rimangono una settimana, rubano e se ne vanno. Non possiamo più permetterlo». Sono passati pochi giorni dalla sua investitura a Padova. Anche all’assemblea dei sindaci Conte aveva detto che la sicurezza del territorio sarebbe stata una delle priorità: «Un vigile in più e una telecamera in più, sono utili a noi amministratori per tamponare un’urgenza, possiamo intensificare le pattuglie e chiedere la collaborazione dei cittadini, ma dobbiamo far sì che queste bande di criminali non scelgano più l’Italia».
In provincia di Treviso il fenomeno delle razzie in casa ha preso dimensioni preoccupanti. Non c’è sistema d’allarme che tenga, le bande in pochi minuti riescono a sventrare porte e finestre blindate. «Premesso che anche un solo furto per ogni sindaco è un monito a fare di più – continua Conte - non possiamo concentrare sempre le energie per difenderci». Un’iniziativa simile ancora non era stata presa dall’Anci. «In questi anni – precisa Maria Rosa Pavanello, presidente nel mandato precedente - abbiamo lavorato per diffondere protocolli su controllo di vicinato, organizzare incontri informativi e favorire le unioni tra i Comuni, coinvolgendo le forze ordine e sostenendo le polizie locali, per far sì che ci siano più controlli serali. La certezza della pena è un tema che riguarda la giustizia nella sua interezza, non solo i furti. So che Nordio è già coinvolto in una commissione nazionale e si occupa di questo argomento da tempo. Non capisco cosa possiamo fare, come sindaci, a livello locale, ma ben venga un’iniziativa del territorio».