Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Volevo bene a mia suocera La stavo solo pulendo»

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«MIa suocera la conosco da 40 anni e la vedevo più di mia madre. Le volevo bene e mai avrei potuto fare una cosa del genere. Le stavo solo pulendo il viso dopo un colpo di tosse». Ieri mattina, in aula, Valerio Nordio ha raccontato la sua verità. Il 58enne chioggiott­o è accusato dal pm Fabrizio Celenza di un reato grave: aver tentato di soffocare con un telo cerato la suocera di 83 anni, che era ricoverata in Geriatria all’ospedale di Chioggia in gravi condizioni dopo un ictus. Ad accusarlo era stata una badante che seguiva una compagna di stanza dell’anziana, che gli aveva chiesto che cosa stesse facendo e poi l’aveva anche registrato con il cellulare mentre ripeteva l’operazione: video proiettato ieri in aula. «E’ la mia terapia», avrebbe detto, secondo quanto riferito dalla donna. «Ho detto una frase sbagliata per togliermel­a dai piedi, perché faceva domande strane», ha raccontato Nordio. Idem per quel «ho fatto una cosa brutta» detto ai carabinier­i la sera dell’episodio, avvenuto il 13 luglio 2018. «Ero confuso, mi chiedevano di ammettere quello che avevo fatto, ma io non ho fatto proprio nulla». L’uomo ha poi spiegato che l’anziana era insofferen­te, si muoveva e non voleva essere toccata.

Secondo l’accusa, il possibile movente sarebbe stato il timore che la donna tornasse a casa e richiedess­e una badante, con i costi conseguent­i. Ma Nordio, stimolato dalle domande dell’avvocato Simone Boscolo, ha spiegato che lui e la moglie non avevano problemi economici, nonostante lui – ex gruista della Mantovani – fosse in cassa integrazio­ne da circa due anni. «In 15 anni ho cambiato una decina di moto, sono un appassiona­to», ha raccontato. (a. zo.)

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