Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Diciottenne della baby-gang non smette minaccia e ricatta ragazzino: arrestato
Ha diciotto anni appena compiuti, ma il suo «curriculum» criminale conta già una lunga lista di precedenti. Lancio di sassi dal cavalcavia, furti, spaccio di droga e rapine. Adesso, alla lista si sono aggiunte anche le estorsioni. A incastrare il giovane, E.P., di nazionalità cubana e residente a Mira, questa volta sono stati i carabinieri. Già nei mesi scorsi, infatti, il 18enne era finito nei guai perché membro delle cosiddette baby gang che per mesi hanno terrorizzato Mestre e Venezia a suon di furti, pestaggi e rapine. A settembre, poi, era stato nuovamente denunciato per aver rapinato un coetaneo in piazzale Cialdini, minacciandolo con un coltello e facendosi consegnare soldi e cellulare. Nel trevigiano, invece, i carabinieri lo avevano sorpreso più volte a spacciare nell’ultimo periodo. Attività, questa, che svolgeva anche a Mira, teatro dell’ultimo episodio per il quale è stato arrestato. E, cioè, un’estorsione a un ragazzino. Prima lo ha derubato e poi lo ha ricattato, minacciato e picchiato per settimane per estorcergli denaro in cambio della restituzione del portafogli e delle chiavi di casa. I militari, quando sono venuti a conoscenza di cosa stava accadendo alla vittima, che in più occasioni è stata malmenata per non aver consegnato il denaro richiesto, si sono messi sulle tracce del 18enne. Lo hanno tenuto d’occhio, comprendendo che lo sfondo della vicenda poteva essere fatto di violenze, ricatto, botte e minacce.
Hanno approfittato dell’ultimo incontro in cui era previsto lo scambio. All’arrivo del 18enne all’appuntamento, la vittima gli ha consegnato i trenta euro richiesti e subito dopo i militari sono intervenuti, bloccandolo e trovandolo anche in possesso di piccole quantità di marijuana. Il 18enne è stato arrestato. (e.bir.)