Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il settimo sigillo in Eurocup La Reyer difende il primato

Vittoria con alti e bassi contro i Limoges: e domenica arriva l’Armani

- M. V.

Con qualche patema di troppo nel finale, la Reyer torna a riassapora­re il gusto della vittoria e infila il settimo successo consecutiv­o in coppa. A Limoges gli orogranata non giocano certo una partita stellare, ma portano a casa un successo che mette l’ipoteca sul primo posto del girone. De Raffaele ha dovuto fare a meno di Tonut, rimasto in panca nella speranza di averlo a disposizio­ne domenica nel big match contro Milano: i tifosi hanno praticamen­te bruciato tutti i biglietti in vendita e al Taliercio sarà sold out, in un clima molto vicino a quella respirato nella finale scudetto. Certo per fermare Milano servirà una prestazion­e con più costanza rispetto a quella offerta ieri in terra francese contro un Limoges ultimo in classifica e con il roster falcidiato da assenze.

Dall’altra parte invece l’effetto della sosta in campionato e i dieci giorni senza partite si fanno sentire nei primi minuti della gara: è una Reyer che fatica proprio a dare ritmo al proprio gioco e a contrastar­e gli uno contro uno: Limoges dal canto suo, senza nulla da perdere, si affida a un Conklin che a tratti sembra immarcabil­e, almeno fino al 14-4 e al momento in cui il motore dell’Umana inizia a carburare. De Raffaele deve infatti provare vari quintetti prima di trovare quello che di fatto accende il gioco orogranata, addirittur­a con tre play sul parquet (Stone, De Nicolao e Filloy) e Cerella da quattro tattico: i francesi non trovano più spazi e Venezia può mostrare perchè sta dominando in Eurocup, spinta dalle giocate di un De Nicolao sempre più indispensa­bile per la causa veneziana.

La continuità non è però il marchio di fabbrica di questa Reyer e lo si vede nella ripresa quando sul 35-46 arriva il primo blackout che rischia di complicare e non poco i piani della banda di De Raffaele: il Limoges arriva fino al 43-46, poi però dal timeout esce un’altra squadra, lucida, determinat­a e letale: Cerella, De Nicolao e soprattutt­o capitan Bramos armano la mano e la Reyer piazza un break che fa affondare i francesi nuovamente oltre la doppia cifra di vantaggio.

Ma in Europa le partite non finiscono mai, e anche una sfida praticamen­te senza troppi obiettivi si deve giocare fino alla fine: lo fa sicurament­e il Limoges approfitta­ndo del secondo calo dei veneziani che pagano un po’ di mancanza di ritmo partita. Per fortuna questa volta le mani dei giocatori del Limoges tremano dalla lunetta, mentre FIlloy prima e Watt dopo mettono al sicuro una vittoria importante. Perchè serviva vincere dopo un po’ di tempo, per preparare al meglio la gara con Milano che vale un bel pezzo di Final Eight di Coppa Italia.

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