Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Linee Actv in gara, concorrenti arrestati
Corruzione e turbativa d’asta, la Caronte nel mirino della procura di Reggio Calabria
VENEZIA Una delle società che vuole gestire la linea per l’aeroporto, nel mirino della magistratura. Antonino Repaci e Calogero Fimiani, amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione della Caronte, sono stati arrestati nell’ambito di un’inchiesta su corruzione, turbativa d’asta, truffa aggravata. L’azienda si era presentata in Ati con Sightseeing e la società del gruppo Ferrovie dello Stato nella gara per il 10 per cento dei servizi di Actv.
VENEZIA L’obiettivo è di vincere la gara bandita dal Comune per l’assegnazione del 10 per cento dei servizi gestiti oggi «in house» da Actv. Un affare da 178 milioni di euro, concessione per nove anni più uno, delle linee che collegano Venezia con l’aeroporto Marco Polo, oggi gestite da Alilaguna. Erano anche ricorsi al Tar per chiedere l’accesso agli atti che riguardano una vicenda che dura da tre anni (con continui rinvii del bando). Adesso la Caronte, che ha formato un’Ati (associazione temporanea di impresa) insieme alla fiorentina Sightseeing, che effettua i tour turistici nelle città d’arte e la società del gruppo Ferrovie dello Stato, finisce nel mirino della magistratura. Antonino Repaci e Calogero Fimiani, amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione della società di traghetti che gestisce, tra l’altro, i collegamenti tra la Calabria e la Sicilia, sono stati infatti arrestati in una vasta operazione dei carabinieri, coordinata dalla
Dda di Reggio Calabria, nell’ambito di un’inchiesta su corruzione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico, truffa aggravata e peculato che ha portato all’arresto anche del sindaco di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari. Dalle indagini sarebbe emerso come un imponente gruppo economico privato cui fa capo la Caronte, con la compiacenza di Siclari, avrebbe ottenuto illecitamente l’affidamento di un’area sulla quale poi è stata realizzata un’opera di interesse del gruppo. I carabinieri di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, hanno accertato infatti come i manager indagati, hanno promesso di elargire utilità ad amministratori comunali, che in cambio hanno asservito la loro pubblica funzione agli interessi privati della società di navigazione. Quello del trasporto pubblico è un business di notevole importanza, soprattutto in laguna, tanto che i ricorsi sono quasi all’ordine del giorno.
Una battaglia c’era stata qualche anno fa, con vari ricorsi da parte di Sightseen, alla fine in parte accolti dal Tar. Ma si trattava di una linea turistica, mentre il collegamento con l’aeroporto è di fatto un servizio pubblico, anche se svolto da privati. Il biglietto è di 15 euro, la metà per i residenti, lo stesso prezzo del collegamento automobilistico gestito da Actv da piazzale Roma (anche se da gennaio per i possessori di Venezia Unica la tariffa scenderà a 1,5 euro). Alla gara hanno partecipato Caronte, il gruppo Lauro insieme a Terminal Fusina e Alilaguna.
Le indagini
La società avrebbe ottenuto illecitamente un’area portuale a Villa San Giovanni