Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Totosindac­o, nel centrosini­stra irrompe una girandola di donne

Taverna, Chiellino, Anna Forte in una ipotesi di «ticket». Il nodo delle primarie

- Monica Zicchiero

VENEZIA Irrompono le donne nella girandola di candidatur­e del centrosini­stra alternativ­e a Brugnaro, finora dominate da uomini, il cui cognome inizia preferibil­mente per la «B» (il rettore Michele Bugliesi proposto dal Pd, il sociologo e presidente della Municipali­tà di Marghera Gianfranco Bettin, il commercial­ista veneziano ed ex consiglier­e Pd Maurizio Baratello che ieri l’altro ha rotto gli indugi e si è candidato) o per la «M» (il presidente della Municipali­tà di Venezia Giovanni Andrea Martini, il docente Iuav ed ex assessore Ezio Micelli). «Ci sono molte donne valorose candidabil­i», scandisce Bettin. Che non fa nomi. Ma la rosa (è il caso di dire e non nel senso di «quota rosa») è ormai sulla bocca di tutti: se Massimo Cacciari ha lanciato la manager Alessandra Taverna, già presidente del Parco della Laguna, nei comitati comincia ad emergere Anna Forte Zorzetto, che è riuscita a portare 600 persone a manifestar­e per il Parco di San Giuliano e non affatto sgradita a parte dei «dem»; tiene ancora banco il nome di Gabriella Chiellino, presidente di eAmbiente e prima laureata in scienze Ambientali a Ca’ Foscari; Andreina Zitelli, già componente della commission­e Via nazionale che bocciò il Mose, unisce passione politica a competenze ambientali ma ai comitati di «Un’altra Città Possibile» ha sconsiglia­to di candidarsi; Luana Zanella, lunga esperienza da amministra­trice e ambientali­sta; la consiglier­a Pd Monica Sambo, pasionaria dell’opposizion­e; Monica Coin che arriva dalla esperienza sul territorio del comitato Umberto.

Si parla anche di «tandem» o «ticket» per la possibile (e possibile è la parola chiave) squadra del centrosini­stra: donna/uomo; mestrino/veneziano; moderato/movimentis­ta.

Ci sono stati incontri frenetici negli ultimi giorni, programmi largamente sovrapponi­bili (quello de «Il Nostro Impegno per la città» con Articolo Uno, Verdi, Rifondazio­ne, Comunisti, Possibile, Sinistra Italiana; quello dei cinque temi imprescind­ibili scaturito dai 100 tavoli del Pd; le 350 pagine del manifesto di «Un’altra città Possibile») partiti disponibil­i (Più Europa, Psi, Italia Viva, oltre a quelli già elencati), civiche (quella di Ugo Bergamo, vicino a Italia Viva, oltre alla mega-civica Città Possibile). Manca l’ultimo miglio. Vale a dire una riunione

"Bettin Va trovata convergenz­a sui programmi e sul metodo

di tutti e con tutti che concluda l’infinita serie di bilaterali tra una decina di soggetti e che decida: se si fa l’alleanza, con chi, tra chi e come si sceglie il/la candidato sindaco e/o il tandem.

«Il problema è evitare minestre riscaldate e nomi sconosciut­i – spiega Giampietro Pizzo di Città Possibile. Se cresce il progetto, possiamo rappresent­are una novità». Vale a dire: possiamo tenere il banco, anche senza primarie. Che invece piacciono a Martini e anche al Nostro Impegno per la Città: «Ci si sieda un tavolo e nessuno pensi di decidere tutto», mette in chiaro Gianluca Trabucco, Articolo Uno. Non le vuole il Pd che auspica una decisione unitaria e stavolta vuole restare centrale, memore di quanto avvenne nel 2015 con Felice Casson: la sua lista cannibaliz­zò quella dei «dem» e dopo la sconfitta non hai mai fatto squadra, nella convinzion­e che parte del partito riconducib­ile all’ex Margherita avesse scelto di votare Brugnaro. Del resto c’è chi sostiene che sia altamente probabile che le eventuali primarie le vinca Bettin, che sa parlare ai ceti popolari e a quelli colti e ha carattere e cultura per tenere testa a Brugnaro.

«Fin quando non si trova una convergenz­a sui programmi e non si decide un metodo per scegliere il candidato, questa dei nomi è una giostra insensata – dice Bettin – È stato fatto un grande lavoro in questi mesi sui programmi e sarebbe un peccato trovarsi a fare le primarie al primo turno, con Brugnaro che si presenterà al gran completo con Lega, fucsia, Forza Italia e Fratelli d’Italia».

Trabucco Ci si siede a un tavolo e nessuno pensi di decidere tutto

 ??  ?? Dem Alessandra Taverna
Dem Alessandra Taverna
 ??  ?? Imprenditr­ice Gabriella Chiellino
Imprenditr­ice Gabriella Chiellino
 ?? Comitato San Giuliano Anna Forte ??
Comitato San Giuliano Anna Forte

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy