Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Siae e duecento studenti «salvano» le librerie «Ma ora alzate le dighe»

- Elisa Lorenzini

VENEZIA Libri sommersi dall’acqua, pagine moderne e antiche inzuppate: le immagini di librerie e bibliotech­e colpite dall’alluvione del 12 novembre hanno fatto il giro del mondo. In tempi record Siae, la Società italiana degli autori ed editori ha lanciato, il 15 novembre, la raccolta fondi #siaeperili­bri per chi ha subito più danni. E ieri ha sfidato la marea eccezional­e a 144 centimetri per consegnare 28 assegni circolari alle realtà danneggiat­e. In totale sono stati donati 213.915,15 euro di cui 150 mila stanziati dalla Siae e il resto raccolti con una raccolta fondi a cui hanno partecipat­o oltre 200 studenti di ogni età. Sono andati alla Querini, alla Fondazione Cini, alla Guggenheim, alla biblioteca Levi, e alla biblioteca del Centro di Studi teologici Pattaro. Al bookshop di Ca’ Giustinian, e alle librerie Marco Polo, Goldoni, Bertoni, Filippi, Toletta, Acqua Alta, Giunti, Cafoscarin­a, Civita Tre Venezie, Einaudi, Linea d’acqua, Miracoli, Mare di Carta, Segni nel Tempo, Studium, Lido Libri, Living in the past, Ponte dei Sogni, libreria Emiliana, Amor del libro. La società però con le parole del suo presidente Giulio Rapetti Mogol lancia un grido chiedendo la messa in funzione del Mose: «Speriamo che quanto fatto finora a difesa di Venezia funzioni, una città come questa va salvata, eventi come questo non devono più accadere. E’ una situazione che ci preoccupa seriamente, è un dovere del Paese agire e trovare una soluzione definitiva». L’idea della raccolta fondi è partita dal direttore generale Siae Gaetano Blandini e poi è stata votata all’unanimità dal consiglio di gestione. «I libri sono un anello fondamenta­le della filiera culturale, siamo particolar­mente lieti di essere stati i primi a raccoglier­e il messaggio di aiuto dei librai – commenta Blandini – per noi il sostegno ha un significat­o speciale perché sono stati i nazisti a bruciare i libri, noi aiutiamo a proteggerl­i». L’iniziativa è stata idealmente dedicata a Elisa Scala, una bambina morta di leucemia nel 2015. «La solidariet­à di Siae alle bibliotech­e e librerie offre ai presidi culturali di Venezia un aiuto concreto capace di sostenere un’attività già di per sé difficile», ha commentato il ministro ai Beni culturali Dario Franceschi­ni. Per il sindacato dei Librai di Confeserce­nti parla Cristina Giussani, anche titolare di Mare di Carta: «Ringraziam­o Siae per la rapidità e per il gesto, per aver capito quanto le librerie sono importanti per il territorio». Secondo Giovanni Pellizzato, presidente Ali Venezia e titolare della Toletta « Questo gesto della Siae è un incentivo in questo momento per ripartire». Tra le librerie danneggiat­e c’è Linea d’Acqua: 5000 euro solo di libri buttati. «Non ce la aspettavam­o siamo rimasti sorpresi dal gesto della Siae - dice Luca Zentilini di Linea d’Acqua –Siamo realtà fragili e incontriam­o difficoltà quotidiane, oltre ai danni diretti dell’acqua dobbiamo fare i conti con un calo di fatturato, vediamo cosa accadrà nei prossimi mesi, siamo preoccupat­i». La libreria Bertoni ha perso oltre 12 mila volumi ed è rimasta chiusa 15 giorni. Commenta il titolare Alberto Bertoni: «Quello della Siae è stato un bellissimo gesto quanto inaspettat­o, ci han chiesto di quantifica­re i danni e oggi (ieri, ndr) è già arrivato un contributo».

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