Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Appello del Pd, incontri dei partiti Il centrosinistra in ordine sparso
VENEZIA L’alleanza a sinistra per le elezioni di Venezia 2020 non mangia insieme il panettone natalizio. Venerdì «Il Nostro Impegno per la Città» (Articolo Uno, Possibile, Sinistra Italiana, Rifondazione, Verdi) terrà una conferenza stampa con Gianfranco Bettin per mettere a parte gli elettori delle considerazioni fatte nell’ultima riunione e smuovere le acque. Inoltre, a fine gennaio l’area liberal democratica centrista grazie a Più Europa organizzerà proprio a Venezia gli Stati Generali dei moderati con Carlo Calenda, Stefano Parisi (anche Italia Viva è invitata), per definire nel dettaglio la strategia già disegnata: se il
Pd va con il M5s, si corre da soli e in ogni caso non si andrà mai con Lega e Fratelli d’Italia. Sarà l’occasione anche per fare il punto con le civiche locali, a cominciare da Venezia è Tua di Ugo Bergamo. Sia la sinistra che i moderati al Pd hanno chiesto una cosa: le primarie. E il Pd ieri ha risposto con un appello. « Di fronte all’eventualità di una seconda Giunta guidata da Brugnaro, che ha ormai perso anche quel poco di civismo e che si presenta alla guida di una coalizione a trazione sovranista con Lega e Fratelli d’Italia, il centrosinistra deve con forza ritrovare un senso di unità dice il segretario comunale Giorgio Dodi - Lanciamo un appello a partiti, associazioni e forze sociali per unire le forze, mettendo da parte personalismi e inutili tatticismi». Vale a dire: chi ci sta da subito, si faccia avanti che così si chiude l’alleanza. «È l’ultima chiamata», chiarisce Dodi. «Invece di fare appelli, il Pd convochi un tavolo – esorta Gianluca
Trabucco, segretario di Articolo Uno - E dica, se non vuole fare le primarie, quale candidato autorevole, che parla anche ai ceti popolari, che tiene testa a Brugnaro e che resterà cinque anni a Ca’ Farsetti in vista del 2025, propone». «Più Europa voleva le primarie – spiega il segretario veneziano Michele Scibelli – Non possiamo aspettare che il Pd scelga di farle o no, se presentare il suo candidato sindaco alla coalizione o meno, se fa l’alleanza con i 5s. Noi, intanto andiamo avanti». Bergamo è già candidato. «Personalmente faccio un appello a Simone Venturini, Roberto Panciera, Alessandro Scarpa - dice Scibelli - Abbiamo la stessa storia e le stesse radici politiche: come possono accettare un’alleanza con Salvini e la Meloni? Parliamone». (mo.zi.)