Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Auchan-Conad, 700 a rischio
Dei 27 punti vendita veneti, solo 21 saranno gestiti dal consorzio. Per gli altri ancora nessuna certezza. Ieri lo sciopero ha paralizzato l’attività dei supermercati
MESTRE Spesa a singhiozzo per i consumatori, rabbia e paura tra i lavoratori. Il Natale 2019 sarà ricordato come uno dei meno sereni per i dipendenti della rete ex Auchan e tra i meno comodi per chi in quei punti vendita si è recato ieri per fare acquisti, scontrandosi con gli inevitabili disagi dovuti allo sciopero nazionale indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per protestare contro il processo di acquisizione da parte di Conad.
Stando ai dati forniti dai sindacati, a incrociare le braccia negli ipermercati è stato oltre il 60% dei lavoratori. Problemi ancora maggiori per i negozi di prossimità. A Mestre il Simply Sma di via Carducci è rimasto chiuso e, fuori dai confini provinciali, lo stesso è accaduto a Rovigo e Ormelle. Intanto all’esterno dell’iper Auchan di via Tosatto si sono radunati circa 300 dipendenti provenienti da tutto il Veneto per aderire al presidio regionale. Qui sono rimaste aperte 10 casse ma il punto vendita ha lavorato con organico ridotto, così come gli altri ipermercati di Padova, Vicenza e Bussolengo.
«Se Conad ha deciso di acquisire Auchan vi vedeva un vantaggio, quindi non dicano di essere i salvatori perché la loro è solo un’operazione immobiliare» attacca Cecilia De Pantz, segretaria regionale Filcams. A farle eco è Maurizia Rizzo, segretaria regionale Fisascat, che sottolinea come «dei 27 punti vendita della rete presenti in Veneto solamente 12 passeranno a Conad, ciò significa che i circa 700 lavoratori dei restanti negozi rischiano di perdere il posto di lavoro». Tuttavia i timori dei sindacati riguardano anche i destini di chi entro marzo cambierà divisa, a partire dalle annunciate riduzioni di alcune superfici ma non solo. «In molte situazioni abbiamo registrato dei problemi, come lavoratori chiamati a lavorare il 26 dicembre per fare l’inventario» commenta il segretario Uiltucs Luigino Boscaro. E proprio intorno agli impegni lavorativi a cui sono chiamati i dipendenti Conad in questi giorni di festa si concentra un’altra protesta. Se tutti i negozi terranno le serrande abbassate nel giorno di Natale, discorso diverso vale per Santo Stefano. A differenza dei centri commerciali di Mestre, Marcon e Marghera, infatti, i punti vendita della rete Conad del centro storico, del Lido e di Mira terranno aperto. E nemmeno le voci sull’interesse di altri operatori come Esselunga, Alì, Aspiag e Unicomm per alcuni negozi tranquilizzano i rappresentanti dei lavoratori. «Non c’è più un travaso di dipendenti come accadeva un tempo perché, un po’ alla volta, si sono perse professionalità» aggiunge Boscaro. Ieri a
Mestre, tra le bandiere di Cgil, Cisl e Uil, ha preso la parola anche l’assessore comunale Simone Venturini che nei giorni scorsi ha inviato una lettera al ministro allo Sviluppo Economico
Stefano Patuanelli. «Non possiamo obbligare Conad a dirvi quello che chiedete ma possiamo chiedere al governo di non far finta di niente – dice attraverso il megafono Per noi si tratta di una situazione inaccettabile sul piano umano e, sapendo che per voi non potrà essere un buon Natale, mi auguro che almeno il 2020 si apra all’insegna del dialogo». Un messaggio di sostegno ai lavoratori Auchan è arrivato anche da Gianluca Trabucco e Gabriele Scaramuzza, segretari metropolitano e regionale di Articolo Uno.