Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Dionisi non ci sta e recrimina: «Penalty evidente»
Quasi certamente Alessio Dionisi si deve mordere la lingua, in sala stampa, quando un cronista cremonese gli chiede se il pareggio di ieri sia o meno giusto. Dionisi, prende fiato, poi risponde di getto, senza troppi giri di parole: «Il pareggio non credo che ci stia – replica l’allenatore arancioneroverde - abbiamo creato non tantissimo, ma qualcosa di importante di sicuro, senza concedere quasi nulla. La Cremonese è stata quasi più ordinata in dieci che in undici, su questo concentrerei le mie lamentele, o comunque la mia insoddisfazione. Le situazioni per vincere le avevamo create, potevamo vincere». Grande preoccupazione c’è per l’infortunio di Youseff Maleh, uscito in lacrime e urlando dal campo. Si spera più per la paura che per l’effettiva portata del ko: « Maleh l’abbiamo visto uscire in lacrime – spiega Dionisi - ha sentito male alla caviglia e al ginocchio, ha tranquillizzato tutti e speriamo non sia così grave l’infortunio così come sembrava inizialmente. Fiordilino Gustafson? Onestamente c’era rigore, ma è andata così e dobbiamo accettarlo. Dispiace». Furioso il direttore sportivo Fabio Lupo, espulso a gara in corso dopo l’episodio incriminato. Che non soltanto ha privato il Venezia di un rigore parso tutto sommato solare, ma allo stesso tempo toglierà di mezzo Fiordilino nella delicatissima partita col Trapani per squalifica. «In occasione dell’episodio ero vicino al luogo incriminato – ammette Aramu – secondo me era rigore, ma è inutile stare qui a recrimininare. Dispiace perché avremmo meritato i tre punti e li volevamo fortemente» (d.c.)