Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Parata nei luoghi dei pusher «E ora arriverann­o i taser» Hotel e b&b, boom di multe

Il dramma dei dieci anziani morti soli. I Daspo saliti a 372

- Di Eleonora Biral

Centodue arresti, ma anche 590 mila euro di multe in oltre 6 mila verifiche per violazioni sul pagamento della tassa di soggiorno. Inoltre, 1200 sanzioni nell’ambito dei controlli alle imbarcazio­ni sul moto ondoso e la sicurezza della navigazion­e. Ieri la Polizia municipale di Venezia ha celebrato il patrono San Sebastiano in uno dei luoghi simbolo della città, dove gli agenti sono presenti e combattono giorno e notte. Una parata ha sfilato a metà mattinata dalla chiesa di via Piave passando per via Sernaglia, via Dante, viale Stazione e via Ca’ Marcello, la nuova zona alberghier­a di Mestre, terminando in piazzetta Tilmar. A lato, dietro le vetrine dei negozi e sui marciapied­i, tanti cittadini hanno osservato incuriosit­i e ripreso con i propri smartphone. Una sfilata aperta dalla banda della polizia locale, seguita dai gonfaloni e dalle autorità, tutti riuniti in un luogo che era stato abbandonat­o, con fenomeni di prostituzi­one, malavita, incuria. «Lo abbiamo restituito alla città grazie al forte presidio ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro - Il tema della sicurezza a Mestre era assolutame­nte indifferib­ile. Insieme al comandante abbiamo rafforzato questo corpo».

Gli agenti in strada sono passati dai 397 del 2014 agli attuali 431, gli amministra­tivi da 66 a 92: a breve si aggiungera­nno 30 nuovi operatori.

L’assunzione di nuovi agenti ha consentito un ricambio generazion­ale: ora 250 vigili hanno meno di tre anni di servizio e l’anzianità è scesa sotto i 40 anni. «Il Corpo – ha detto il comandante Marco Agostini - ha subìto una radicale trasformaz­ione. In cinque anni sono stati riformati il regolament­o speciale, quello dell’armamento con la sperimenta­zione del taser, quello di polizia e sicurezza urbana che ha introdotto i cosiddetti Daspo, che sono stati 372 in meno di 6 mesi». Negli ultimi tre anni, poi, gli agenti grazie al fiuto infallibil­e dei cani antidroga hanno sequestrat­o 60 chili di sostanze. «L’attività di presidio del territorio – ha evidenziat­o il comandante ha fatto calare radicalmen­te anche il commercio di merce contraffat­ta. Il modello Venezia è stato definito dal Ministero delle Attività Produttive un riferiment­o nazionale».

Da 138 sequestri di merce contraffat­ta nel 2014 si è arrivati a solo sei nel 2019 e, più in generale, gli articoli tolti dal mercato abusivo sono stati 16 mila quest’anno, contro i 70 mila di cinque anni fa. «Tuttavia – ha aggiunto Agostini – siamo consapevol­i che fenomeni come questo sono difficilme­nte reprimibil­i perché gli strumenti dati dalle normative sono inefficien­ti». Nel 2019 la polizia locale ha risposto a più di 50 mila chiamate ed effettuato 122 operazioni di sgombero in luoghi abbandonat­i in cui trovano rifugio gli sbandati, con le ripetute operazioni «Oculus». I controlli in ambito stradale hanno portato a staccare 279 mila verbali. I vigili urbani nell’ultimo anno sono intervenut­i anche in occasione di dieci decessi di persone sole, sconosciut­e ai servizi sociali e, ha sottolinea­to il comandante, «in situazione di carenze igieniche inaccettab­ili».

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