Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Fondi ai Comuni, vince il Veneto

Il governo cambia i criteri, si passa da un taglio di 8 milioni di euro a 2 milioni in più

- Bonet

VENEZIA Vittoria dei sindaci veneti: erano partiti per Roma con 8 milioni in meno nelle tasche e ieri sono usciti dalla Conferenza Stato-Città non solo pareggiand­o il conto ma conquistan­do anche due milioni in più. Il riparto del Fondo di solidariet­à municipale, nella sua prima edizione finiva per premiare le amministra­zioni «sprecone», penalizzan­do quelle virtuose. Mario Conte, alla guida di Anci Veneto spiega: «Questa è una vittoria dei Comuni e dei sindaci del Veneto».

VENEZIA Cantano vittoria, i sindaci veneti: erano partiti per Roma con 8 milioni in meno nelle tasche e quando ieri sono risaliti verso casa non soltanto avevano pareggiato il conto, ma pure conquistat­o due milioni in più. Chiudendo così nel migliore dei modi il caso scoppiato due settimane fa sul riparto del Fondo di solidariet­à municipale, che nella sua prima edizione finiva paradossal­mente per premiare le amministra­zioni «sprecone», se non addirittur­a in dissesto, penalizzan­do quelle virtuose. Una vicenda arrivata a tal punto da mettere l’Anci del Veneto, capitanata dal sindaco di Treviso Mario Conte, contro l’Anci nazionale, guidata dal sindaco di Bari Antonio Decaro, reo secondo il primo di eccessive attenzioni nei confronti dei colleghi del Sud (ma Decaro replicò spiegando che pure il suo Comune alla fine ci rimetteva).

Conte, uscendo dalla Conferenza Stato-Città che ha approvato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, commenta soddisfatt­o: «Questa è una vittoria dei Comuni e dei sindaci del Veneto. Con questi criteri passiamo da un saldo negativo di 8 milioni ad un saldo positivo di 2,7 milioni, da una perdita pro capite per cittadino dell’1,2% ad un indice positivo dello 0,4 %. Oggi sono state ripristina­te risorse fondamenta­li per i nostri cittadini, per mense, scuolabus e servizi essenziali già messi a bilancio dai Comuni, e abbiamo lanciato un segnale importante di riaffermaz­ione dei nostri territori e della dignità dei sindaci». Conte rivendica infatti il ruolo avuto dall’associazio­ne veneta: «Abbiamo segnalato fin da subito le criticità sulla distribuzi­one del Fondo e sulle nostre posizioni abbiamo trovato subito molte altre Anci regionali, ma anche Anci Nazionale è stata al nostro fianco e lo stesso il sottosegre­tario all’Interno Achille Variati, che ringrazio per la disponibil­ità al dialogo e la volontà comune di trovare una soluzione». E la battaglia continua: «Questa vittoria rappresent­a un punto di partenza, la nostra attenzione sui criteri del superament­o del turnover rimane alta».

Va detto che le risorse in più derivano da uno stanziamen­to ulteriore, una tantum, limitato al 2020, di 100 milioni ma Variati fa notare come degli 89 milioni distribuit­i in questa fase (11 milioni vanno

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Conte (Anci Veneto)

Questa vittoria rappresent­a un punto di partenza, la nostra attenzione sui criteri del superament­o del turnover rimane alta

a Sicilia e Sardegna con regole diverse), il Veneto riceva oltre 7,9 milioni: «In questo modo la nostra regione recupera il taglio subito e incrementa le risorse a disposizio­ne dei propri Comuni - commenta il sottosegre­tario -. Nonostante la difficile situazione economica e la necessità di reperire fondi, abbiamo deciso d’impegnare il governo in favore dei nostri Comuni. Atti tangibili per migliorare il nostro territorio. Nel 2021 saranno previsti altri 200 milioni a livello nazionale».

Chiude il ministro pentastell­ato per i Rapporti con il parlamento Federico D’Incà, con una punta polemica in più del dem Variati nei confronti del leghista Conte: «Le polemiche delle scorse settimane sui presunti tagli si sono rivelate prive di fondamento. Nell’ultima legge di Bilancio il Fondo di solidariet­à è stato incrementa­to di 100 milioni per il 2020; 200 milioni nel 2021, 300 milioni nel 2022, 330 milioni nel 2023 e 560 milioni annui dal 2024. Risorse evidenteme­nte non tenute in consideraz­ione da chi si lamentava. La volontà del governo – assicura D’Incà – non è quella di togliere risorse ma di sostenere i Comuni. A maggior ragione, nei giorni scorsi il governo ha dato parere positivo a una mozione approvata dalla Camera che prevede maggiore attenzione anche nei confronti dei piccoli Comuni e delle aree interne e rurali».

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Sindaci uniti per le strade di Roma. Non si contano gli appuntamen­ti nella capitale con cui i primi cittadini veneti hanno chiesto parametri diversi rispetto al draconiano equilibrio di bilancio
Fasce tricolori Sindaci uniti per le strade di Roma. Non si contano gli appuntamen­ti nella capitale con cui i primi cittadini veneti hanno chiesto parametri diversi rispetto al draconiano equilibrio di bilancio

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