Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Uccise la ex moglie Il pm chiede 30 anni ma lui vuole farsi frate

Femminicid­io di Marano, la guardia inscenò un suicidio. I legali: «Provato dal tira e molla»

- Centin

VICENZA Angelo Lavarra, guardia giurata di 44 anni, quattordic­i mesi fa uccise la moglie Anna Filomena Barretta, ne nascose il corpo, inscenò il suicidio della donna e dopo mesi confessò. Ora il pm chiede 30 anni di carcere. I legali di Lavarra, spiegano che vuole intraprend­ere un percorso spirituale e non escludere di prendere il saio.

Per tutto il tempo della lunga udienza che si è tenuta ieri in tribunale a Vicenza Angelo Lavarra, il metronotte che a novembre 2018 ha ammazzato l’ex moglie simulandon­e il suicidio, è rimasto fermo al suo posto. Composto. Quasi impietrito, impenetrab­ile. Anche quando il pubblico ministero Vittorio Pilla ha chiesto di condannarl­o a trent’anni di carcere partendo dalla pena massima, quella dell’ergastolo, e calcolando lo sconto di un terzo previsto dal rito scelto, l’abbreviato. Nessuna espression­e è comparsa sul viso del 44enne arrivato in aula scortato dalla polizia penitenzia­ria, come nella scorsa udienza in cui aveva fatto le sue pubbliche scuse per quanto commesso. Non un cenno.

Uno dei suoi legali lo ha descritto come una persona religiosa. Molto religiosa. Tanto che, dalla documentaz­ione agli atti, secondo quanto trapelato, emergerebb­e la sua intenzione e volontà di affrontare nel carcere dove è detenuto un percorso spirituale per arrivare anche ad una consacrazi­one religiosa.

Sono passati solo 14 mesi da quando si arrogò il diritto di togliere la vita alla madre delle sue due figlie, confessand­o il delitto a distanza di mesi, raccontand­o di come aveva ripulito le stanze di casa in cui aveva usato la pistola e trascinato il corpo, di come aveva nascosto il cadavere sotto il letto per un giorno prima di dare l’allarme, e ora sarebbe pronto a «convertirs­i» alla vita religiosa, a indossare anche il saio. Lui che, geloso per il tempo che l’ex moglie Anna Filomena Barretta passava online, sui social - contatti rimasti solo virtuali - aveva già contattato due agenzie di incontri alla ricerca di un’altra compagna.

I suoi avvocati Lucio Zarantonel­lo e Rosanna Pasqualini, ieri, nelle loro arringhe, hanno cercato di smontare e smussare le aggravanti contestate per ridurgli la pena: risponde infatti di omicidio volontario pluriaggra­vato dal fatto che la vittima era la ex, dall’aver approfitta­to della minorata difesa e dall’aver agito per futili e abietti motivi, oltre che per l’occultamen­to di cadavere. I difensori hanno riferito dello stato emotivo della guardia giurata - attestato anche da una consulenza psichiatri­ca - in balia di un continuo «tira e molla» con l’ex da cui si era separato da poco per quanto continuass­ero a vivere assieme.

E di quel messaggio, che gli aveva mandato la 42enne solo tre giorni prima che la uccidesse in cucina: «Ti voglio bene, voglio stare con te». Eppure la commessa del Carrefour di Thiene solo un anno prima era andata in ospedale a farsi refertare le ferite provocate a suo dire dal marito, per quindici giorni di prognosi, così come era accaduto qualche anno prima.

In tempi più recenti, anche con l’applicazio­ne del «codice rosso» sulle violenze, a Lavarra avrebbero tolto la pistola di ordinanza, come evidenziat­o ieri in aula dall’avvocato Gaetano Crisafi che con i colleghi Fabio Fusco e Roberto De Mitri assiste le tre sorelle, il fratello e la mamma della vittima che si sono costituiti parte civile, così come le figlie, con una curatrice (Lavarra ha rinunciato all’eredità in loro favore), e il Comune di Marano.

Le richieste danni complessiv­e ammontano ad oltre un milione di euro. La sentenza a marzo. «Voglio una giustizia giusta, l’ergastolo - le parole della madre Anna Palmisano fuori dall’aula - se non c’è giustizia piena continuera­nno ad ammazzare le donne».

 ?? Alla sbarra ?? L’ex guardia giurata, Angelo Lavarra alla sbarra durante il processo per omicidio volontario pluriaggra­vato
Alla sbarra L’ex guardia giurata, Angelo Lavarra alla sbarra durante il processo per omicidio volontario pluriaggra­vato

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy