Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Incognita Lega sul voto M5s e Cobas: «Rinunci»

- La cittadinan­za a Liliana Segre

«Sulla cittadinan­za onoraria, i due consiglier­i leghisti avrebbero potuto creare problemi in aula». Nella maggioranz­a a Ca’ Farsetti lo dicono a mezza bocca ma sarebbe questo il motivo per il quale il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, anticipand­o il consiglio comunale e la delibera proposta a dicembre, avrebbe deciso di avocare a sé la questione e di adottare una delibera di giunta che assegna la cittadinan­za onoraria a Liliana Segre, sopravviss­uta al capo di sterminio di Auschwitz. Una risposta indiretta alle condizioni poste dalla Lega per l’appoggio alla ricandidat­ura. La senatrice a vita è da ieri cittadina onoraria veneziana ma l’iter non finisce qua. La delibera per il conferimen­to della cittadinan­za onoraria proposta dalla consiglier­a 5s Sara Visman e firmata da Pd, Lista Casson e Maurizio Crovato (fucsia) infatti non è stata ritirata e andrà giovedì in aula per essere discussa. «Auspico che ci sia un voto unanime, così come auspico che non ci sia ridondanza rispetto alla delibera di giunta — dice la capogruppo di Forza Italia Deborah Onisto — Spero che si evitino atteggiame­nti accusatori e retropensi­eri che non hanno motivo di essere, rischiereb­be di essere una brutta pagina dentro un’azione bellissima». Retropensi­eri e accuse però ci sono, tanto che la consiglier­a 5s Elena La Rocca si augura che la senatrice «rinunci alla cittadinan­za onoraria, come ha fatto a Verona». E questo perché, dice «avere esautorato il Consiglio, organo democratic­amente eletto, del conferimen­to della cittadinan­za nonostante la procedura fosse già in corso, è una forma di prepotenza da bulli che stride con la volontà dichiarata di combattere il fascismo e di combattere per la democrazia e la libertà». Più dura la lettera che la rappresent­ante dei Cobas nel Comune Chiara Sabbadini ha inviato a Segre, segnalando che «l’attuale governo del Comune composto anche da consiglier­i e assessori di Lega e Fratelli d’Italia, si è contraddis­tinto per alcune politiche di destra, distanti dagli ideali che la Sua persona rappresent­a» e scrivendo che il sindaco «approfitta­ndo delle celebrazio­ni per il Giorno della Memoria, non curante della proposta del consiglio comunale, ha utilizzato la Sua persona per una spregevole strumental­izzazione elettorale». Anche il promotore dell’iniziativa Passaggi a Nordest avrebbe preferito che fosse l’aula a votare ma, dice il presidente Stefano Tigani, alla fine è il risultato quello che conta. L’associazio­ne il 7 febbraio all’Hotel Bologna brinderà al traguardo raggiunto. (mo.zi.)

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