Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il quattordic­esimo furto in sei anni «Così mollo, intervenga il sindaco»

Colpo all’Auto Carrozzeri­a Moderna. Vetrine rotte, la banda dei distributo­ri

- E. Bir — M. RI.

MESTRE «Questo non è fare impresa, non è nemmeno vivere. Serve l’esercito». Paolo Favaretto è esausto, arrabbiato. Martedì notte ha subito l’ennesimo furto: il 14esimo in meno di sei anni. Poco dopo mezzanotte, qualcuno ha rotto le vetrine dell’Auto Carrozzeri­a Moderna di via Giustizia a Mestre. Poi, si è diretto verso i distributo­ri automatici scassandol­i per rubare le monete custodite all’interno. «Sono stati presi anche degli pneumatici — dice il titolare — è una situazione insostenib­ile. Abbiamo l’allarme ma a quanto pare non è un deterrente sufficient­e. Adesso stiamo quantifica­ndo i danni e abbiamo ovviamente già sporto denuncia». Danni che, sommati a quelli subiti nei furti precedenti, ammontano a circa 400 mila euro. «In passato ci sono anche state rubate delle macchine — continua — così è impossibil­e andare avanti.

L’ultimo furto risale a soli 12 giorni fa». Favaretto spiega che la scorsa settimana aveva scritto al sindaco Luigi Brugnaro e al prefetto Vittorio Zappalorto per chiedere una soluzione per via Giustizia, dove i furti paiono essere quasi all’ordine del giorno. «Le autorità sanno bene quali sono i problemi: c’è una casa abbandonat­a, un’ex falegnamer­ia, dove bivaccano delle persone e nessuno fa niente per risolvere questa situazione di

degrado — precisa — servono controlli assidui, vigilanza continua e telecamere. E serve soprattutt­o una decisione, anche drastica, come l’abbattimen­to degli edifici che generano degrado». L’attività dà lavoro a 20 famiglie ma, conclude Favaretto, «non possiamo andare avanti molto in questa situazione: se non arriva una decisione drastica saremo costretti a farlo noi, a scapito del quartiere, dell’impresa e del lavoro dei nostri collaborat­ori». L’Auto Carrozzeri­a Moderna non è l’unica a essere stata presa di mira da quella che pare essere una vera e propria «banda dei distributo­ri automatici». Negli ultimi mesi sono stati commessi decine e decine di furti a Mestre: uffici pubblici, istituti scolastici, negozi e altre attività commercial­i. Il denominato­re comune è uno, le macchinett­e per il caffè o delle merendine. Chi le ha «a vista», come i negozi, probabilme­nte nelle ultime settimane ha ricevuto la visita della banda, che agisce spesso anche all’interno delle scuole, andando a colpo sicuro. Il bottino è quasi sempre di pochi spiccioli, ma in compenso i danni sono sempre alti: ogni volta migliaia di euro per riparare vetrate e porte da parte di commercian­ti e titolari di aziende, ormai esausti.

"Favaretto Sommando tutte le volte ho contato 400 mila euro di danni

 ??  ?? La spaccata
La macchina del caffè
La spaccata La macchina del caffè
 ??  ?? L’assalto
La vetrina rotta
L’assalto La vetrina rotta

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy