Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Torna a Venezia «il «Carnevale dei ragazzi»

Da sabato 15 a domenica 23 a Ca’ Giustinian laboratori per scuole e bambini Lezioni di tedesco con gli «acrobati» dalla Germania e di violino venezuelan­o

- Fiorella Girardo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Se c’è una creatura, tra le tante attività della Biennale di Venezia, che sta particolar­mente a cuore al suo presidente uscente (e che forse gli mancherà più di altre quando fra poche settimane lascerà il suo ufficio), questo è il Carnevale internazio­nale dei ragazzi. «Una cosa molto seria nei confronti dei ragazzi», l’ha definito Paolo Baratta ben dieci anni fa, quando è partita la prima edizione da lui fortemente voluta. Già l’anno successivo era diventato «internazio­nale» con la partecipaz­ione di 4 Paesi, e nel corso degli anni la manifestaz­ione è cresciuta per partecipan­ti ed eventi, senza mai perdere le ragioni profonde che la animano.

«Abbiamo applicato al Carnevale un po’ di noi stessi, portando i ragazzi a conoscere direttamen­te il mondo dell’arte e della creazione artistica», ha ripetuto più volte lo stesso Baratta, che è riuscito nell’intento di coinvolger­e centinaia di scuole e di famiglie in una festa che sollecita la creatività e la partecipaz­ione nei giovani con laboratori organizzat­i, concorsi, creazioni di maschere e costumi. L’undicesima edizione si svolgerà da sabato 15 a domenica 23 febbraio 2020 e avrà come epicentro la sede stessa della Biennale, ossia Ca’ Giustinian sul Canal Grande. Anche quest’anno sarà possibile partecipar­e gratuitame­nte alle attività previa prenotazio­ne obbligator­ia (tel. 041-5218828; promozione@ labiennale. org): dal lunedì al venerdì sono riservate alle scuole, mentre il weekend è dedicato alle famiglie. La sezione I Magnifici, invece, è realizzata con il coinvolgim­ento degli studenti più grandi in progetti di alternanza scuola-lavoro.

Come da tradizione saranno presenti anche alcuni paesi stranieri: la Germania con «Gli acrobati della lingua», il Kosovo con «La filigrana kosovara», la Repubblica Bolivarian­a del Venezuela con «Il violino colorato » , nonché il

Conservato­rio Benedetto Marcello di Venezia e la cooperativ­a sociale Il Cerchio, con le sue tante attività nelle carceri lagunari e non solo. Naturalmen­te, non c’è attività biennalesc­a che si rispetti senza un premio.

Durante la giornata inaugurale del 15 febbraio saranno consegnati a Ca’ Giustinian i Leoni d’argento alla Creatività, riconoscim­enti del concorso online destinato a scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, per progetti aventi come finalità lo sviluppo della creatività applicata alle arti. Se Carnevale è sinonimo di divertimen­to, questo non significa che non lo si possa fare attraverso la Scienza, come testimonia il successo degli anni scorsi. Anche questa edizione vedrà laboratori e giochi dedicati alla matematica, realizzati in collaboraz­ione con l’Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, per toccare con mano la geometria spaziale e i dati multidimen­sionali.

Non mancherann­o le scienze marine, con il Cnr e l’Istituto di Scienze marine, con i quali si giocherà con l’acqua e il suo peso (sapevate che in mare ce ne sono di leggere e di pesanti?) e con il suono dentro l’acqua. Quest’ultimo laboratori­o si inserisce all’interno del progetto europeo Soundscape che intende sensibiliz­zare le nuove generazion­i rispetto all’inquinamen­to da rumore sottomarin­o e alle sue conseguenz­e per gli organismi e gli ecosistemi marini. Tutte le informazio­ni sul sito della Biennale: labiennale.

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Costumi Una scolaresca in maschera alla Biennale, nei laboratori i piccoli incontrano anche scienziati

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