Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ricoverata la cameriera dell’hotel che ospitò i cinesi con il virus
VERONA Mentre peggiorano le condizioni dei coniugi cinesi provenienti da Wuhan che hanno soggiornato a Verona e che ora sono in isolamento all’Istituto Spallanzani, una cameriera dell’hotel in cui hanno pernottato è stata ricoverata nel reparto Infettivi dell’Azienda ospedaliera scaligera. Si tratta dell’inserviente che ha riordinato la stanza dopo la partenza dei turisti cinesi. I medici parlano di «misura precauzionale».
VERONA Mentre peggiorano le condizioni dei coniugi cinesi provenienti da Wuhan che gli scorsi 23 e 24 gennaio hanno soggiornato a Verona e che ora sono in isolamento all’Istituto Spallanzani di Roma, un’inserviente dell’hotel in cui hanno pernottato è stata ricoverata nel reparto di Malattie Infettive dell’Azienda ospedaliera scaligera. Si tratta della cameriera, dipendente della cooperativa vincitrice dell’appalto per le pulizie nell’albergo in questione, che ha riordinato la stanza dopo la partenza dei turisti cinesi: 67 anni lui, 66 lei.
La donna ieri mattina si è sentita male e il marito ha chiamato l’ambulanza, spiegando appunto la dinamica dei fatti. Tra l’altro l’unica ad essere stata posta dall’Usl Scaligera sotto sorveglianza attiva (deve misurarsi la febbre due volte al giorno) è la receptionist che ha provveduto al check out dei due turisti e che è rimasta regolarmente al lavoro. I tecnici della Regione avevano individuato lei, che sta bene, come unico contatto «ravvicinato» con la coppia infetta. Ieri mattina il colpo di scena, con il ricovero in isolamento della cameriera, colpita da febbre oltre i 38 gradi, forte rinite e tosse. Sintomi dell’influenza (è in arrivo il picco) ma scatenati pure dal Coronavirus, che provoca anche polmonite. In questo caso non riscontrata.
La donna ha due bambini piccoli che hanno evidenziato i medesimi sintomi ma in forma minore, quindi per loro è stato disposto l’isolamento fiduciario domiciliare. I medici che stanno seguendo il caso parlano di «ricovero precauzionale», comunque alla signora sono stati prelevati i campioni biologici (tampone) e inviati all’Istituto Spallanzani di Roma, il primo ad aver isolato il Coronavirus. Un virus è già stato identificato, ma la risposta ufficiale arriverà solo oggi a mezzogiorno, benché i virologi siano propensi a pensare che si tratti di influenza. L’idea è che siano stati i figli a trasmetterla alla cameriera, arrivata in ospedale comprensibilmente agitata.
Dice Luigi Leardini, general manager dell’hotel di Verona coinvolto nella vicenda: «Non la conosco direttamente, perché lavora per una cooperativa che gestisce l’appalto per la pulizia delle camere. Da quanto ho capito però l’ipotesi più probabile è che sia stata colpita da banale influenza e il ricovero sia appunto solo precauzionale. Mi dispiace per la signora e anche per l’albergo, che purtroppo rischia di nuovo di venire ingiustamente associato alla questione Coronavirus».
Nel frattempo gli specialisti dello Spallanzani hanno richiesto all’America gli antivirali utilizzati nel trattamento di Ebola. I due turisti cinesi non sembrano infatti rispondere ai farmaci utilizzati finora. Le loro condizioni cliniche si sono aggravate a causa di un’insufficienza respiratoria, quindi sono in Terapia intensiva. Restano sotto osservazione gli altri 20 cinesi che insieme a loro dieci giorni fa avevano visitato Verona.