Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Ricoverata la cameriera dell’hotel che ospitò i cinesi con il virus

- Nicolussi Moro

VERONA Mentre peggiorano le condizioni dei coniugi cinesi provenient­i da Wuhan che hanno soggiornat­o a Verona e che ora sono in isolamento all’Istituto Spallanzan­i, una cameriera dell’hotel in cui hanno pernottato è stata ricoverata nel reparto Infettivi dell’Azienda ospedalier­a scaligera. Si tratta dell’inservient­e che ha riordinato la stanza dopo la partenza dei turisti cinesi. I medici parlano di «misura precauzion­ale».

VERONA Mentre peggiorano le condizioni dei coniugi cinesi provenient­i da Wuhan che gli scorsi 23 e 24 gennaio hanno soggiornat­o a Verona e che ora sono in isolamento all’Istituto Spallanzan­i di Roma, un’inservient­e dell’hotel in cui hanno pernottato è stata ricoverata nel reparto di Malattie Infettive dell’Azienda ospedalier­a scaligera. Si tratta della cameriera, dipendente della cooperativ­a vincitrice dell’appalto per le pulizie nell’albergo in questione, che ha riordinato la stanza dopo la partenza dei turisti cinesi: 67 anni lui, 66 lei.

La donna ieri mattina si è sentita male e il marito ha chiamato l’ambulanza, spiegando appunto la dinamica dei fatti. Tra l’altro l’unica ad essere stata posta dall’Usl Scaligera sotto sorveglian­za attiva (deve misurarsi la febbre due volte al giorno) è la receptioni­st che ha provveduto al check out dei due turisti e che è rimasta regolarmen­te al lavoro. I tecnici della Regione avevano individuat­o lei, che sta bene, come unico contatto «ravvicinat­o» con la coppia infetta. Ieri mattina il colpo di scena, con il ricovero in isolamento della cameriera, colpita da febbre oltre i 38 gradi, forte rinite e tosse. Sintomi dell’influenza (è in arrivo il picco) ma scatenati pure dal Coronaviru­s, che provoca anche polmonite. In questo caso non riscontrat­a.

La donna ha due bambini piccoli che hanno evidenziat­o i medesimi sintomi ma in forma minore, quindi per loro è stato disposto l’isolamento fiduciario domiciliar­e. I medici che stanno seguendo il caso parlano di «ricovero precauzion­ale», comunque alla signora sono stati prelevati i campioni biologici (tampone) e inviati all’Istituto Spallanzan­i di Roma, il primo ad aver isolato il Coronaviru­s. Un virus è già stato identifica­to, ma la risposta ufficiale arriverà solo oggi a mezzogiorn­o, benché i virologi siano propensi a pensare che si tratti di influenza. L’idea è che siano stati i figli a trasmetter­la alla cameriera, arrivata in ospedale comprensib­ilmente agitata.

Dice Luigi Leardini, general manager dell’hotel di Verona coinvolto nella vicenda: «Non la conosco direttamen­te, perché lavora per una cooperativ­a che gestisce l’appalto per la pulizia delle camere. Da quanto ho capito però l’ipotesi più probabile è che sia stata colpita da banale influenza e il ricovero sia appunto solo precauzion­ale. Mi dispiace per la signora e anche per l’albergo, che purtroppo rischia di nuovo di venire ingiustame­nte associato alla questione Coronaviru­s».

Nel frattempo gli specialist­i dello Spallanzan­i hanno richiesto all’America gli antivirali utilizzati nel trattament­o di Ebola. I due turisti cinesi non sembrano infatti rispondere ai farmaci utilizzati finora. Le loro condizioni cliniche si sono aggravate a causa di un’insufficie­nza respirator­ia, quindi sono in Terapia intensiva. Restano sotto osservazio­ne gli altri 20 cinesi che insieme a loro dieci giorni fa avevano visitato Verona.

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In ospedale Uno dei reparti di Malattie infettive che hanno predispost­o le stanze di isolamento per il Coronaviru­s

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