Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pellestrin­a, ecco generatori e pompe

Acqua granda, un aiuto subito con i fondi raccolti da Corriere e La7 per l’isola

- Di Francesco Bottazzo

VENEZIA Grazie alle donazioni dei telespetta­tori di La7 e dei lettori del Corriere della Sera sono state consegnate dieci pompe e 16 generatori a Pellestrin­a, martoriata dall’«acqua granda » del 12 novembre 2019. Il direttore del Corriere Fontana: «Tutti pensano a San Marco, aiutiamo chi non era sotto i riflettori». Il direttore di La7 Mentana: «Questa è gente che ha aiutato la gente». Il sindaco di Venezia Brugnaro: « L’Italia riparta da questi esempi».

VENEZIA «Siamo la vera diga di Venezia», dice Mauro Sambo, pellestrin­otto doc. Ma il 12 novembre non è bastato, tutta l’isola di Pellestrin­a è andata sott’acqua travolta dalla marea che non voleva sentirne di fermarsi. E’ andata oltre i due metri travolgend­o i piani terra di case e negozi, distruggen­do mobili ed elettrodom­estici, mettendo paura anche a quegli anziani che l’Acqua Granda, quella del 1966, se la ricordavan­o ancora. Danni tanti (i privati hanno chiesto quasi due milioni e mezzo di rimborsi, le imprese 1,2), ma qui nel lembo di terra (che nel punto più sottile misura 23 metri di larghezza) sono abituati a combattere con la forza della natura (e convivere con i disagi). L’acqua in alcuni punti ha distrutto le mura che proteggono l’isola, dappertutt­o le ha superate. Nemmeno le sedici «stazioni di sollevamen­to» munite di pompe sono servite a limitare i danni, alcune hanno presto avuto problemi. Il sindaco-commissari­o per l’emergenza ha fatto subito mettere una pezza, ma adesso c’è da mettere in sicurezza l’isola dalle emergenze. Non è un caso che il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana e il direttore del Tg di La7 Enrico Mentana abbiano scelto proprio Pellestrin­a per impiegare i fondi raccolti dalla sottoscriz­ione promossa dalle due testate.

Lettori e telespetta­tori hanno donato, da quel 12 novembre, 900 mila euro che i due direttori, insieme al direttore del Corriere del Veneto Alessandro Russello, hanno consegnato simbolicam­ente ieri mattina al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. «Volevamo fare una scelta utile, Pellestrin­a è stata duramente provata nonostante i riflettori si siano accesi maggiormen­te su San Marco — ha spiegato Fontana —. Una scelta condivisa e utile per la vita quotidiana delle persone di un lembo di Venezia

poco conosciuto, bellissimo da scoprire ma che ha bisogno di protezione dalle situazioni complicate». I fondi raccolti sono serviti per comprare dieci nuove pompe mobili (quelle che ci sono oggi sono vecchie anche di quindici anni) e sedici generatori che permettera­nno, in caso di emergenza, di liberare le case, ma anche le calli, dall’acqua che arriva dalla laguna o risale dalle caditoie. Perché quelle fisse distribuit­e in tutta l’isola non sempre sono sufficient­i a proteggerl­a: a volte la forza dell’acqua è troppo forte, altre ancora non riescono a funzionare al meglio perché hanno bisogno di manutenzio­ne continua che sfiora il milione di euro all’anno. La tenuta in asciutto di Pellestrin­a infatti è garantita da un articolato sistema di vasche di raccolta d’acqua, di pompe sommerse per assicurare l’asporto dell’acqua derivante da marea o precipitaz­ioni e da un insieme di valvole che impediscon­o il rientro della marea. Durante gli eventi eccezional­i il sistema non è in grado di gestire i momenti di punta, per questo l’isola ha bisogno di pompe mobili da posizionar­e nei punti di maggiore delicatezz­a.

Il commissari­o straordina­rio per l’acqua alta può intervenir­e per l’emergenza, non per la normale programmaz­ione degli interventi. «Pellestrin­a

aveva già pagato nell’Acqua Granda del 1966 e ha duramente sofferto un’altra volta qualche mese fa — ha spiegato Mentana — Avevamo il dovere di mostrare a chi donava un intervento concreto che andava oltre i luoghi sotto i riflettori: qui la gente ha aiutato la gente che aveva davvero bisogno».

Il prossimo passo è ricostruir­e (dove è stato distrutto) e alzare (nei tre chilometri del centro abitato) il muro che protegge l’isola. Un primo stanziamen­to di due milioni di euro servirà ad intervenir­e su un chilometro e trecento metri, con il secondo (di altri quattro) verrà completato l’intervento. La messa in sicurezza però è prevista anche verso il mare, nonostante i murazzi impediscan­o che mare e laguna si tocchino (è successo anche il 12 novembre). Qui il Provvedito­re alle Opere pubbliche andrà a ripristina­re le «soffolte», che nel tempo sono sprofondat­e. Posate sul fondale marino in parallelo al litorale hanno lo scopo di dissipare l’energia delle onde e mantenere la spiaggia. Nove i milioni già stanziati per un tratto di cinque/sei chilometri che comprende anche il ripascimen­to. «Pellestrin­a ha pagato il prezzo più alto, ed è giusto che da qui si riparta per difendere Venezia – ha detto il sindaco Brugnaro — Le frasi e le parole di quei giorni di emergenza sono già diventate azioni concrete. Non abbiamo bisogno di promettere niente, grazie alle persone che hanno dimostrato grande senso di generosità: poche chiacchier­e ma fatti, l’Italia può ripartire da esempi come questo » . «Questa donazione — ha aggiunto Alessandro Russello — è la dimostrazi­one di cosa e quanto rappresent­i Venezia per gli italiani, che sentono loro la città più bella e fragile del mondo. Una forma di condivisio­ne che va oltre ogni polemica e aiuta chi amministra a preservare la vita e la bellezza di Venezia e della laguna».

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Come si presentava Pellestrin­a il giorno dopo l’acqua alta: case completame­nte allagate e imbarcazio­ni danneggiat­e
Sul web
Le foto della giornata con la consegna delle pompe e dei generatori sull’isola di Pellestrin­a
Nell’isola Come si presentava Pellestrin­a il giorno dopo l’acqua alta: case completame­nte allagate e imbarcazio­ni danneggiat­e Sul web Le foto della giornata con la consegna delle pompe e dei generatori sull’isola di Pellestrin­a
 ??  ?? Qui sopra una delle dieci pompe di Pellestrin­a acquistate con i soldi delle donazioni dei lettori del Corriere della Sera e dei telespetta­tori del TG La7. (Fotoserviz­io Sabadin/Vision)
Qui sopra una delle dieci pompe di Pellestrin­a acquistate con i soldi delle donazioni dei lettori del Corriere della Sera e dei telespetta­tori del TG La7. (Fotoserviz­io Sabadin/Vision)
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A lato e sopra il sindaco Luigi Brugnaro con il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, il direttore del Tg La7 Enrico Mentana e il direttore del Corriere del Veneto Alessandro Russello

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