Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Coronaviru­s e casi sospetti le linee guida dell’Usl 3 «Sindaci, muovetevi così»

Il caso delle mascherine obbligator­ie negli ambulatori

- Matteo Riberto

VENEZIA Tutti riuniti intorno a un tavolo: Usl 3 e sindaci del territorio per condivider­e la sfida del contrasto al Coronaviru­s, che sta generando panico e anche un po’ di confusione con messaggi che non sempre giungono chiari. Come quello ricevuto dai medici di base, informati qualche giorno fa dal Ministero che nelle sale d’aspetto deve essere indicato che « qualsiasi soggetto con febbre usi la mascherina». Comunicazi­one in contrasto con altre, in cui si dice che solo i soggetti con sintomi e di rientro dalla Cina dovrebbero indossarla.

Ieri, comunque, sindaci e Usl 3 si sono seduti allo stesso tavolo, dove l’azienda sanitaria ha spiegato lo stato dell’epidemia nel Mondo, le ricadute nei nostri territori, le modalità di gestione di eventuali «casi sospetti» e le linee

● guida quanto ai comportame­nti nelle strutture sanitarie, nelle scuole e nei luoghi di lavoro: lavarsi le mani, utilizzare fazzoletti usa e getta, tenere puliti i piani di appoggio. «Ci è stato detto che la situazione è in evoluzione – spiega il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro – e che per ora i bambini di rientro dalla Cina restano a scuola». Un punto delicato, con i governator­i di alcune Regioni del nord – tra cui Zaia – che hanno chiesto al ministero di poterli tenere a casa per 14 giorni. Le scuole, infatti, sono sotto i riflettori: sempre il Minis t e ro ha di r ama to una circolare, giunta anche alle dirigenze scolastich­e, in cui si invita a monitorare gli studenti di ritorno dalla Cina e in caso di sintomi – febbre, sindrome respirator­ia acuta – a contattare il numero 1500. Ma ieri, nella riunione tra Usl 3 e sindaci , non si è parlato solo della prevenzion­e nelle scuole. « E’ stata anche rimarcata l’importanza della vaccinazio­ne antinfluen­zale – sottolinea Francesco Sacco, assessore alle politiche sanitarie del Comune di Mira, presente in vece del sindaco – volendo si può ancora richiedere ai medici di base perché l’Usl ha ancora scorte di vaccini». Vaccini per mettere quindi al riparo dall’influenza ed evitare un possibile indebolime­nto immunitari­o che possa favorire l’insorgenza di altre infezioni virali, tra le quali il coronaviru­s.

Si è anche affrontato il tema della psicosi, punto su cui l’Usl si confronter­à con i medici di base e probabilme­nte anche con alcune categorie (albergator­i in primis). «Rassicuria­mo i cittadini – ha sottolinea­to il direttore generale dell’Usl 3 Giuseppe Dal Ben, affiancato dal direttore del dipartimen­to di prevenzion­e Luca Sbrogiò – azienda sanitaria e amministra­zioni affrontano l’emergenza senza patemi, con determinaz­ione e lavoro comune».

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Ieri l’Usl 3 ha convocato i sindaci per chiarire la reale situazione della pandemia e dettare le linee guida
Nell’incontro oltre ai vademecum e alle precauzion­i sono state chiarite comunicazi­oni in apparenza contraddit­orie
Il vertice Ieri l’Usl 3 ha convocato i sindaci per chiarire la reale situazione della pandemia e dettare le linee guida Nell’incontro oltre ai vademecum e alle precauzion­i sono state chiarite comunicazi­oni in apparenza contraddit­orie

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