Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Caso Gaiatto, il pm dice sì: patteggiano sei collaboratori
Tra loro ci sono i principali procacciatori di clienti
● ci mesi (pena sospesa) Claudia Trevisan, accusata di essere stata il braccio destro di Gaiatto e di avergli procurato 154 clienti per un totale di 2,6 milioni. Stessa pena hanno proposto Massimiliano Vignaduzzo, che avrebbe procurato 168 clienti per 2,8 milioni, e Giulio Benvenuti, che avrebbe raccolto 3,1 milioni da 140 clienti tra cui il tennista Andreas Seppi. La procura ha poi accolto le istanze avanzate da
Marco Zussino (un anno e 4 mesi), Luca Gasparotto (un anno e 8 mesi) e Marja Rade (due anni e 5 mesi). In tutti i casi l’istanza di patteggiamento è legata a una specifica proposta di risarcimento per complessivi 140 mila euro. Questi primi risarcimenti sono un importante passo avanti. L’accoglimento dei riti abbreviati consentirà di snellire un processo che, con migliaia di potenziali testimoni, avrebintasato il tribunale.
Diverso il percorso imboccato da Massimo Minighin, il 42enne accusato di avere creato e aggiornato il sito internet della Venice Investment dove i clienti potevano controllare i (falsi) guadagni. Minighin ha scelto il rito abbreviato condizionandolo a una perizia sul materiale informatico, certo di poter dimostrare la sua estraneità nella gestione del portale.
«Se tutti gli imputati dovessero patteggiare per i miei clienti sarà una notizia positiva perché significa che i sequestri preventivi concessi dal gup Eugenio Pergola varranno per tutti» commenta l’avvocato Luca Pavanetto, legale di 310 clienti costituitisi parte civile. Per loro, sulla base della sentenza dello stesso gup, Pavanetto dovrà recuperare 12 milioni di euro.