Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Con i giovani all’estero se ne va la voglia di rischiare»
PADOVA (a.m.) Non ci sono più le democrazie di una volta. Federico Fubini, vicedirettore del Corriere della Sera (nella foto), ha affrontato il tema ieri sera allo spazio ItalyPost Factory di Padova presentando il libro «L’impero diviso. Dal comunismo al nazionalismo: le due Europe dalla caduta del muro a oggi», scritto a quattro mani col politologo Ivan Krastev. Il dialogo tra Fubini e Paolo Gubitta, docente di Organizzazione aziendale all’Università di Padova, ha inaugurato il ciclo «I Martedì dell’Economia» ed è partito dall’attualità: “Oggi - ha detto Fubini - assistiamo a un evidente slittamento verso modelli politici basati sull’idea dell’uomo forte. Nel corso dell’impeachement, l’avvocato di Donald
Trump ha giustificato le pressioni di quest’ultimo sul presidente ucraino con l’interesse dei cittadini americani alla sua rielezione: non poteva esserci modo migliore per dimostrare come la personalità di Trump stia schiacciando i confini posti dalle istituzioni democratiche. Se i repubblicani accetteranno l’ argomento, cioè che il presidente può violare le leggi nell’interesse dello Stato, il potere parlamentare farà un gran passo indietro».
Fubini quindi si è soffermato sulla fuga dei cervelli: «I giovani più dinamici sono andati dove c’è più ricchezza. Ciò pone implicazioni politiche e psicologiche: va via chi ha visioni più aperte ed è più propenso al rischio, rimane chi è più riluttante a rischiare. Conseguenza: l’economia rallenta e l’idea del successo nel Paese d’origine viene svalutata».