Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Reyer con i cerotti, con Oldenburg vietati passi falsi
Una squadra in grande fiducia. Non è l’Umana Reyer, che anzi è in crisi di risultati e positività. È la formazione tedesca dell’Ewe Baskets Oldenburg, che arriva al Taliercio sull’onda dell’entusiasmo per aver appena battuto l’Alba Berlino, formazione di Eurolega, in campionato. A mettere in guardia dai pericoli del match di stasera (ore 20,15) è l’assistant coach Gianluca Tucci.
«Dovremo per prima cosa cercare di scardinare la loro fiducia. E giocare una partita di orgoglio e sacrificio». La Reyer si presenta a questo delicato appuntamento di EuroCup con l’obbligo di vincere, cercando possibilmente di rovesciare il -11 dell’andata (98-87 il risultato dello scorso 8 gennaio). Non sarà un’impresa facile per gli orogranata, già sconfitti una settimana fa dal Patrasso e poi, in campionato, da Cantù. Anche perché ancora una volta sono alle prese con l’emergenza infermeria. Stasera non saranno disponibili Tonut e Udanoh, mentre è in forte dubbio Stone. Dopo il problema al ginocchio emerso alla vigilia del match con Cantù, il play era comunque sceso in campo domenica, ma le sue condizioni sono ancora problematiche tanto che staff medico e staff tecnico decideranno se mandarlo in campo o meno solo alla vigilia della palla a due, in base agli allenamenti effettuati in queste ultime ore. Sul piano tattico, la Reyer dovrà fare attenzione in particolare al gioco interno basato su Mahalbasic, «l’uomo di riferimento per punti e assist», osserva il vice di Walter De Raffaele.
«Nessuna squadra in questa Eurocup — sottolinea — finora è riuscita a limitarlo. La forza dei tedeschi risiede poi in Paulding (guardia) e Hobbs, play di 195 cm, dal tiro mortifero. Loro rappresentano terminali offensivi di grandissima esperienza. Inoltre possono contare su una panchina che porta rimbalzi e difesa». Dopo la sconfitta con Patrasso, il girone è tornato in perfetto equilibrio poiché le quattro squadre hanno tutte due vittorie e due sconfitte. Per aspirare al passaggio del turno non è più consentito sbagliare. «Dovremo giocare di squadra, ma anche ingaggiare competizioni individuali contro i diretti avversari. Il compito — chiude Tucci — è difficile ma abbiamo il dovere di dimenticare acciacchi e stati di forma per buttare il cuore, come si dice, oltre l’ostacolo».