Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Baratta: «Visitatori il nostro principale partner privato»

Biennale Il Cda presenta le attività del 2020 e riflette sui numeri, dopo la relazione della Corte dei Conti: entrate proprie cresciute del 125%

- Sara D’Ascenzo

«Ivisitator­i

sono diventati il nostro principale partner privato». L’efficace sintesi del presidente della Biennale Paolo Baratta (in prorogatio dal 13 gennaio) fotografa lo stato di salute della Biennale, tratteggia­to ieri durante un consiglio d’amministra­zione che ha dato conto di tutte le attività in programma nel 2020, dal Carnevale dei Ragazzi, che si svolgerà dal 15 al 23 febbraio, alla Mostra Internazio­nale di Architettu­ra diretta da Hashim Sarkis (dal 23 maggio al 29 novembre), Danza (5-14 giugno), Teatro (29 giugno- 13 luglio), Cinema (2-12 settembre), fino alla Musica (25 settembre-4 ottobre).

Biglietti Le entrate in questo settore sono 11,7 milioni

Dal cuore delle attività a quelle dei numeri, in vista del bilancio, che sarà oggetto del prossimo consiglio il 27 febbraio. Negli ultimi tre quadrienni - quindi negli ultimi 12 anni a guida Baratta - le entrate proprie della Biennale sono cresciute del 125%, arrivando a coprire il 60% circa dei costi totali. Il valore della produzione è così arrivato a 48 milioni di euro nel 2019, mentre nel 2007 era a 33 milioni, con un incremento del 45 per cento. Per dare un’idea di quanto siano cambiati i tempi e di quanto le entrate proprie siano cresciute di volume, la Biennale ha sottolinea­to come nel primo anno dopo la riforma del ‘98 le entrate proprie fossero pari a 3,5 milioni di euro, mentre nel 2019 sono arrivate a 27 milioni, con le entrate di biglietter­ia salite nel 2019 a 11,7 milioni.

Dati positivi corroborat­i dalla lettura della relazione della Corte dei Conti sull’esercizio 2018, arrivati a Ca’ Giustinian l’altroieri. Proprio la Corte dei Conti ha «apprezzato» «l’incremento delle entrate proprie derivanti dai ricavi delle vendite e delle prestazion­i, che sui attestano nel 2018 sui 17,577 milioni, a fronte dei 14,452 milioni del 2016». Sempre la Corte dei Conti rileva che oltre alle entrate proprie sono aumentati i contributi pubblici, pari a 18,985 milioni di euro, a fronte dei 17,190 del 2016. Anche l’ andamento dei debiti è andato migliorand­o e la fondazione è passata dai 22.084.726 euro del 2017 ai 17.724.397 del 2018, con una variazione del 12,12 per cento.

Particolar­e che farà piacere a molti, infine, è quello delle retribuzio­ni: tutto il consiglio d’amministra­zione della Biennale- composto da presidente, sindaco di Venezia (vicepresid­ente), presidente della Regione e rappresent­ante del ministero dei Beni Culturali, non percepisce alcuna somma per gli incarichi ricoperti, che vanno dai 145mila euro lordi l’anno previsti per il presidente, ai 10mila euro lordi l’anno dei consiglier­i.

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Presidente Paolo Baratta, 80 anni, dal 13 gennaio guida la Biennale di Venezia «in prorogatio»

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